di Luigi Laguaragnella - La vittoria è la solita, di
misura: 1-0. Ma l’Inter scesa in campo a San Siro contro il Genoa è entrata in
campo con la rabbia giusta dopo la sconfitta (o rimonta sfiorata, dipende dai
punti di vista) di Napoli. I nerazzurri non sono proprio rimasti al palo. Gli
uomini di Mancini, trascinati dall’estro di Ljajic, autore del gol decisivo su
punizione nel secondo tempo, hanno giocato un ottimo calcio, sorprendendo i
critici che dell’Inter sottolineavano il brutto gioco. Probabilmente a Napoli
c’è stata la svolta. I calciatori nerazzurri sembra abbiano appreso le
indicazioni del proprio allenatore. Inoltre si penserà che l’Inter riesce ad
esprimersi al meglio quando Icardi non gioca (ieri l’argentino era in
panchina), ma Mancini è un allenatore che riesce a far ruotare le sue pedine.
Il Genoa, negli ultimi
campionati, usciva imbattuto dal Meazza, ma ieri la voglia degli interisti di
lottare per il primo posto è emersa prepotente. Con Jovetic, Ljajic, Palacio e
Biabiany sono molti i fraseggi in velocità che dalle fasce permettono gli
inserimenti dei centrocampisti.
La partita, infatti, poteva
essere chiusa già nel primo tempo. Ma non è Inter se non fa stare i propri
tifosi in tensione. I nerazzurri peccano in precisione davanti a Perin: oltre
Ljajic, che in numerose occasioni sfiora la rete, si rendono pericolosi Felipe
Melo e Jovetic.
Telles, inoltre, offre un
positivo supporto alla fase offensiva. A parte un tiro dei rossoblu, la squadra
di Gasperini è bloccata. Ci provano Medel e ancora il numero ventidue. L’arbitro
annulla una rete ai padroni per fuorigioco dubbio. Poi la punizione
risolutoria: Ljajic tira un pallone tagliente che termina in rete dopo essere
passato dalla mischia.
Basta un gol per attendere il
risultato del Napoli, ma prima del fischio finale ecco l’ennesima espulsione
data all’Inter: è D’ambrosio a prendersi il cartellino rosso.
Insomma l’Inter continua a dare
conferme quest’anno: solidità difensiva, cartellini rossi, prestazioni migliori
senza Icardi e da ieri delle novità come l’ottimo rendimento di Ljajic e
finalmente belle trame di gioco.
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