LECCE - Sono le indicazioni emerse dal congresso del Coordinamento Nazionale dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (Spdc), dal titolo «La Rete fra i servizi. Punto di forza per il clinico e per il paziente», in corso in questi giorni presso l’Hotel Hilton Garden Inn di Lecce.
E’ la prima volta che il congresso lascia la sua sede storica e naturale di Bergamo per approdare a Lecce. Presidente del Congresso è il dott. Serafino De Giorgi (foto), primario di Psichiatria presso il “Vito Fazzi” e direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl leccese.
Per tre giorni, da lunedì 30 novembre a mercoledì 2 dicembre, 70 coordinatori psichiatri si sono confrontati e aggiornati sulle metodologie e sulle nuove disposizioni nell’ambito della salute mentale.
Soprattutto dopo la chiusura, lo scorso aprile, degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che ha prodotto una canalizzazione di soggetti con patologie psichiatriche gravi e pericolosità sociale verso i Spdc, che sono luoghi di ricovero e cura “ordinari” e certamente non idonei né attrezzati per gestire in sicurezza questi pazienti, pericolosi per gli altri degenti e per gli stessi operatori.
Si è parlato di attacchi di panico, di perdita di lavoro, di tentativi di suicidio , di aggressività e di esordi psicotici in età quasi adolescenziale.
«Fino a una trentina di anni fa l’età media di esordio di una malattia psichica era vicina ai 30 anni, adesso è intorno ai 18 anni – riferisce il professore Paolo Girardi (foto), ordinario di Psichiatria all’università La Sapienza di Roma - In 30 anni si è abbassato di 12 anni. Ed è dovuto in grandissima parte all’uso di sostanze sia lecite che illecite. Prima fra tutte la cannabis che è quella peggiore, ma anche l’alcol, la caffeina e il fumo hanno la loro parte».
Entrando nel dettaglio il professore spiega che «queste sostanze sono tossiche per la cellula cerebrale e quindi se un sistema psichico (che fa parte del sistema cerebrale) è già un po’ debole o fragile, la sostanza acuisce questa fragilità e la rende evidente; laddove, magari, poteva rimanere non evidente per tutta la vita».
Più relatori hanno evidenziato che il giovane che oggi si avvicina al mondo delle discoteche e dello «sballo», deve essere prudente e deve stare con i piedi per terra e rendersi conto che «se assume droghe che fanno male al cervello, lui ne avrà sicuramente un danno anche molto marcato».
Nella Asl di Lecce i Spdc sono quattro, attivi presso gli ospedali di Lecce, Galatina, Scorrano e Casarano, per complessivi 60 posti letto. Lavorano in continuità assistenziale con i Centri di Salute Mentale e riescono a dare una risposta soddisfacente a tutti i bisogni di salute mentale in regime di ricovero, praticamente azzerando la mobilità passiva e realizzando il modello organizzativo-assistenziale della Psichiatria di Comunità, dove il paziente viene curato nel suo luogo naturale di residenza, nel suo contesto familiare e sociale.
E’ la prima volta che il congresso lascia la sua sede storica e naturale di Bergamo per approdare a Lecce. Presidente del Congresso è il dott. Serafino De Giorgi (foto), primario di Psichiatria presso il “Vito Fazzi” e direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl leccese.
Per tre giorni, da lunedì 30 novembre a mercoledì 2 dicembre, 70 coordinatori psichiatri si sono confrontati e aggiornati sulle metodologie e sulle nuove disposizioni nell’ambito della salute mentale.
Soprattutto dopo la chiusura, lo scorso aprile, degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che ha prodotto una canalizzazione di soggetti con patologie psichiatriche gravi e pericolosità sociale verso i Spdc, che sono luoghi di ricovero e cura “ordinari” e certamente non idonei né attrezzati per gestire in sicurezza questi pazienti, pericolosi per gli altri degenti e per gli stessi operatori.
Si è parlato di attacchi di panico, di perdita di lavoro, di tentativi di suicidio , di aggressività e di esordi psicotici in età quasi adolescenziale.
«Fino a una trentina di anni fa l’età media di esordio di una malattia psichica era vicina ai 30 anni, adesso è intorno ai 18 anni – riferisce il professore Paolo Girardi (foto), ordinario di Psichiatria all’università La Sapienza di Roma - In 30 anni si è abbassato di 12 anni. Ed è dovuto in grandissima parte all’uso di sostanze sia lecite che illecite. Prima fra tutte la cannabis che è quella peggiore, ma anche l’alcol, la caffeina e il fumo hanno la loro parte».
Entrando nel dettaglio il professore spiega che «queste sostanze sono tossiche per la cellula cerebrale e quindi se un sistema psichico (che fa parte del sistema cerebrale) è già un po’ debole o fragile, la sostanza acuisce questa fragilità e la rende evidente; laddove, magari, poteva rimanere non evidente per tutta la vita».
Più relatori hanno evidenziato che il giovane che oggi si avvicina al mondo delle discoteche e dello «sballo», deve essere prudente e deve stare con i piedi per terra e rendersi conto che «se assume droghe che fanno male al cervello, lui ne avrà sicuramente un danno anche molto marcato».
Nella Asl di Lecce i Spdc sono quattro, attivi presso gli ospedali di Lecce, Galatina, Scorrano e Casarano, per complessivi 60 posti letto. Lavorano in continuità assistenziale con i Centri di Salute Mentale e riescono a dare una risposta soddisfacente a tutti i bisogni di salute mentale in regime di ricovero, praticamente azzerando la mobilità passiva e realizzando il modello organizzativo-assistenziale della Psichiatria di Comunità, dove il paziente viene curato nel suo luogo naturale di residenza, nel suo contesto familiare e sociale.