Il Teatro Petruzzelli per Frank Sinatra
di Adriana De Serio - Un parterre di artisti internazionali ha celebrato,
nel Teatro Petruzzelli di Bari, auspice la Fondazione Lirico Sinfonica
Petruzzelli e Teatri di Bari, il centenario della nascita del leggendario italo-americano
Frank Sinatra (1915-2015). Il vocalist Jonny Blu, il pianista e vocalist Bob
Malone, direttore musicale, il soprano rumeno Valentina Farcas, e l’Italian Big
Band diretta da Marco Renzi, hanno mirabilmente vivificato e ripresentificato la voce di Sinatra e le sue melodie
“evergreen”. Introdotto dall’Italian Big Band diretta da Marco Renzi, che
nell’incipit della serata ha eseguito “Italian Medley” (di G. Kramer, arr. di M.
Renzi), con Bepi D’Amato al clarinetto solista, Jonny Blu si è poi affermato
quale protagonista del concerto, con la quasi ininterrotta presenza sul
palcoscenico, interpretando il repertorio più celebre di Sinatra, accompagnato
dall’eccellente Italian Big Band, con l’estrosa direzione di Bob Malone al
pianoforte. Voce solista che affonda radici in una consolidata esperienza
professionale, Jonny Blu coopta il pubblico nel suo universo musicale
ammaliandolo con le sue presentazioni (dei brani cantati) permeate da verve
anche comica, e con il modulare voce e coreografie coreutiche in osmotica
simbiosi.
In duo con la Farcas Jonny ha interpretato “Something stupid” e
“Winter wonderland”, mentre la Farcas ha brillato, quale solista, in “Santa
baby”, sfoderando doti vocali e sceniche di notevole valenza artistica. Anche
con Malone Jonny ha creato un duo, in cui il pianoforte del primo e la voce del
secondo si sono librate assolute in un’aura di soffusa intimità. Malone,
comunque, ha saputo ritagliarsi anche uno spazio personale, in cui il suo
eclettico pianismo ha dominato il pubblico, in connubio con la sua voce
timbricamente interessante nella geniale plasticità. L’Italian Big Band, con il
suo direttore stabile Renzi, ha quindi interpretato “Estate” di B. Martino, per
concludere con Jonny Blu e “Night and day”. All’Italian Big Band, costituita da
musicisti concertisti di sommo pregio artistico, va ascritto un plauso
particolare, poiché con il suo intervento ha reso possibile l’evento, coronato,
tra l’altro, da due pagine care ad un intramontabile immaginario collettivo:
“Nel blu dipinto di blu” (di Domenico Modugno), cantato da Jonny con una
perfetta pronuncia italiana, e “My way”.
Così il pubblico, in questa serata, ha potuto
volare, volare “felice più in alto del sole, e ancora più su, mentre il mondo
pian piano spariva lontano laggiù,una musica dolce suonava...”.