Isis rivendica strage in California. Usa e Russia negoziano per risoluzione Onu

Ancora tensione negli Stati Uniti e dopo la strage in California e l'ennesima forte presa di posizione di Barack Obama contro le armi facili, un nuovo episodio sta tenendo con il fiato sospeso il Wisconsin.

Un uomo armato e' entrato in un negozio di moto nella cittadina di Neenah, nel Wisconsin, aprendo il fuoco e prendendo poi alcuni ostaggi. Lo riferiscono i media locali. Sul posto, la polizia e gli agenti dello Swat che stanno trattando con l'assalitore. Al momento si hanno pochi dettagli, ne' si e' a conoscenza del numero di persone che si trovavano all'interno del negozio al momento della sparatoria.
L'Isis ieri ha rivendicato la strage di San Bernardino in California. A riferirlo al Arabiya. La rivendicazione è arrivata con un comunicato ufficiale attraverso Aamaq, il network di propaganda dello Stato islamico, nel quale si afferma che "due sostenitori" dell'Isis hanno compiuto la strage. L'attacco, si afferma, "è arrivato dopo la dichiarazione degli americani che gli Usa non erano a rischio di attentati terroristici", e dopo i "sanguinosi attacchi" a Parigi e a Tunisi.

Una "tragedia per tutto il Paese", ha detto il presidente Usa Barack Obama sottolineando che: "i nostri cuori sono a San Bernardino, un'altra comunità americana distrutta dalla violenza indicibile".

SCERIFFO: "ARMATEVI" - "Alla luce dei recenti avvenimenti negli Usa e nel mondo" e' il momento per le persone di smettere di lasciare le armi a casa. Lo ha detto lo sceriffo di una contea nello stato di New York, "incoraggiando i cittadini che sono autorizzati a portare un'arma da fuoco a farlo".

Intanto Usa e Russia stanno negoziando una nuova risoluzione al Consiglio di sicurezza dell'Onu per colpire le finanze dell'Isis. Lo riporta il New York Times. Lo scopo della bozza congiunta e' quella di un giro di vite contro chi commercia con lo Stato islamico. La bozza sarà discussa il 17 dicembre in una riunione con i ministri delle Finanze dei 15 membri del Consiglio. La risoluzione contro l'Isis, che sara' presentata nella riunione inusuale organizzata per il 17 dicembre, sara' basata su un simile provvedimento approvato nel 1999 per colpire le finanze di al Qaida e dell'allora suo leader, Osama bin Laden. Una misura analoga e' stata approvata a febbraio contro il califfato ma la Russia, che ha il potere di veto in quanto membro permanente del Consiglio di Sicurezza, ha lamentato il fatto che viene continuamente violato. L'ambasciatore russo al Palazzo di vetro, Vitaly Churkin, ha detto che Mosca vuole che la nuova misura includa un provvedimento che richieda all'ufficio del segretario generale di denunciare chi viola i divieti. Ma non ha voluto fornire altri dettagli. "Abbiamo deciso di fare una bozza in comune per un giro di vite contro chi fa affari con l'Isis", ha detto Churkin, scrive il Nyt. Secondo l'ambasciatore russo, tale misura "inasprirebbe la posizione della comunita' internazionale sulla nostra lotta ai terroristi". Le fonti di ricavi dello Stato islamico sono ampiamente noti, ma i funzionari hanno riconosciuto che molti dei dettagli si sono rivelati sfuggenti e difficili da combattere. "Tagliare fuori l'Isis dal sistema finanziario internazionale e interrompere il suo finanziamento sono fondamentali per lottare efficacemente contro questo gruppo terroristico violento", ha detto il segretario del Tesoro Usa, Jacob Lew

ISIS ADDESTRA A PILOTARE AEREI - "L'Isis a Sirte si starebbe addestrando a pilotare aerei con simulatori avanzati di volo". A riportarlo il giornale saudita Asharq al-Awsat citando fonti militari, precisando che "i jihadisti si starebbero addestrando nelle tecniche di decollo, atterraggio e nelle comunicazioni con la torre di controllo". "I simulatori potrebbero essere stati rubati da basi militari dell'aviazione del vecchio regime o potrebbero essere giunti dall'estero", riferisce il sito del giornale. Non si hanno prove che l'Isis in Libia disponga di forze aeree.

Intanto è stato raggiunto l'accordo a Bruxelles tra i ministri degli interni sulla direttiva Pnr per la registrazione dei dati dei passeggeri. Alfano spiega che le informazioni saranno in chiaro per sei mesi e resteranno accessibili anche se criptati per i quattro anni e mezzo successivi. L'accordo riguarda i voli dentro l'Europa ed è stato raggiunto tra governi europei e non in base ad un accordo tra istituzioni.

Si prevede la possibilità per le polizie di avere i nomi dei passeggeri, con l'obbligo per le compagnie aeree di tenere archiviate le indicazioni anagrafiche ed una serie di dati molto importanti. Sempre sul fronte terrorismo, questa mattina il Bundestag tedesco ha approvato ad ampia maggioranza l'intervento militare in Siria contro l'Isis..

DATI PASSEGGERI E VOLI SARANNO TRACCIATI - "Abbiamo appena concluso un accordo sulla direttiva Pnr, che si concluderà definitivamente il 15 dicembre". Così il ministro Angelino Alfano in una pausa dei lavori del Consiglio interni specificando che i dati saranno "in chiaro" per sei mesi e "resteranno accessibili" anche se criptati per i quattro anni mezzo successivi. L'accordo per la registrazione dei dati dei passeggeri (Pnr), ha specificato Alfano,"riguarda i voli intraeuropei" ed è stato raggiunto "tra governi europei" e "non in base ad un accordo tra istituzioni europee".

Esso "prevede la possibilità per le polizie di avere in chiaro i nomi dei passeggeri, con l'obbligo per le compagnie aeree di tenere archiviati le indicazioni anagrafiche ed una serie di dati molto importanti". "Questo - ha aggiunto il ministro dell'interno - è un caso concreto di come l'Europa si sta attrezzando per controllare meglio gli accessi in Europa e gli spostamenti da e per l'Europa".

PRONTI AD ATTACCARE IN GB - Intanto e' crescente l'allerta in Gran Bretagna. L'intelligence ha messo in guardia su possibili attacchi dopo i primi raid inglesi contro l'Isis. Non e' chiaro quanto gli attacchi possano essere imminenti, ma l'intelligence europea e americana avrebbe raccolto informazioni sulla possibilita' concreta di eventuali atti terroristici.

Militanti dell'Isis in Siria e in Iraq sarebbero infatti stati esortati a tornare in Gran Bretagna per compiere attacchi. Le informazioni dell'intelligence si aggiungono ai messaggi circolati online, con lo slogan piu' ripetuto ''Londra dopo Parigi''.

Intanto i primi attacchi inglesi contro l'Isis in Siria sono iniziati nelle ultime ore. Il primo bilancio e' di sei obiettivi colpiti nell'est siriano al confine con l'Iraq, dove si trova il campo petrolifero di Omar, che secondo le autorita' inglesi fornisce il 10% dei profitti che l'Isis ricava dal petrolio. Gli Stati Uniti plaudono al via libera dei raid inglesi. ''L'Isis e' una minaccia globale che deve essere sconfitta con una risposta globale'' afferma il presidente americano Barack Obama. Gli fa eco il presidente francese Francois Hollande, secondo il quale i raid sono una ''nuova risposta all'appello alla solidarieta' degli europei'' dopo gli attacchi di Parigi.