Loizzo: “bene l'emendamento No Triv ora rendere cogenti gli impegni di Parigi”

BARI - Una dichiarazione del presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo. "NO triv e ambiente in prima pagina, finalmente. Il cambio di passo del Governo italiano sulle trivelle e lo storico accordo sul clima nella Conferenza di Parigi aprono una nuova stagione - dichiara Loizzo. Danno soprattutto fiducia e forza alle battaglie pacifiche a difesa dell’ecosistema, che dopotutto è il futuro del nostro pianeta e della nostra specie, come i grandi della Terra si sono resi conto.
L’emendamento di parte governativa alla finanziaria 2016, che fa valere il rispetto delle 12 miglia dalla costa per le ricerche ed estrazioni di idrocarburi sottomarini, se non è un ‘indietro tutta’ è quanto meno la prima iniziativa di segno inverso dell’esecutivo Renzi, in tema di ‘caccia’ alle risorse petrolifere residuali.
Non può essere casuale che questa scelta venga dopo l’iniziativa referendaria di dieci Consigli regionali contro le trivelle. Ed è anche una risposta positiva alle richieste reiterate del popolo sempre corretto delle piazze ecologiste pugliesi e di quelle degli altri territori adriatici e ionici
In Italia e nel mondo sta prevalendo il buon senso sull’ambiente. S i può dire che abbiano vinto tutti: sia gli abitanti di oggi del pianeta che chi ci seguirà nel 2050, nel 2100 e in tutte le scadenze condivise nel documento della Conferenza internazionale sul riscaldamento globale.
Ma la partita non è finita, occorre seguire l’attuazione degli impegni assunti dai Governi nella Carta di Parigi e garantirne il rispetto puntuale.
Per questo trovo efficace la linea indicata in un documento che il Consiglio italiano del Movimento Europeo (espressione dei partiti, sindacati e associazioni che perseguono l’unità europea secondo il progetto originario di Ventotene) ha sottoposto a tutti i parlamenti del continente, da quello europeo ai regionali. La Commissione assuma il controllo del rispetto degli impegni di Parigi, anche con poteri di sanzione, e ne traduca gli obiettivi in un programma. E i Parlamenti dei Paesi membri votino insieme al Parlamento UE gli accordi della Conferenza, con un unico atto solenne, in sedute plenarie contemporanee il 25 marzo 2016, nella ricorrenza simbolica del 59esimo anniversario dei Trattati di Roma, conclude Loizzo.

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