M5S contro la costruzione del centro polifunzionale di Alberobello

BARI - I portavoce del Movimento 5 Stelle regionali e nazionali tornano ad esprimersi sulla vicenda della struttura polifunzionale in costruzione a ridosso dei trulli e di tutta la zona dichiarata patrimonio dell’Unesco dopo che la stessa è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri di Alberobello.

“La realizzazione del solo lotto funzionale del nuovo Centro, nel cuore della zona monumentale circondata da trulli – afferma il consigliere regionale Antonio Trevisi del M5S - avrà un extra costo non coperto dal finanziamento del GAL Trulli e Barsento pari a 432.317,24 € tutto a carico dei cittadini. Si stanno prendendo decisioni importanti senza consultare la volontà dei cittadini e bisogna capire se l’edificazione di tale nuova struttura può effettivamente trarre dei benefici o dei danni sulla comunità. E’ importante che il Comitato Cittadino per la Riqualificazione dell’area abbia aperto degli studi sulla progettazione, in quanto sostengono che anche in ambito estetico oscura uno scorcio panoramico molto suggestivo che si ha sul centro storico”.

La questione era già stata oggetto di una interrogazione parlamentare da parte del deputato M5S Giuseppe Brescia, indirizzata al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, a cui si chiedeva di verificare la legittimità dell’iter burocratico che ha portato alla realizzazione dell’edificio.

“Se le indagini dovessero dimostrare che la realizzazione dell’edificio in cemento a pochi passi dai trulli di Alberobello è stata autorizzata senza interpellare né il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo né l’Autorità di Bacino della Puglia, – sostiene Brescia, deputato pentastellato membro della VII Commissione Cultura – si tratterebbe di un gravissimo caso di abuso edilizio perpetrato a danno di uno dei siti culturali e turistici più antichi e prestigiosi della Puglia. L’antica area dei trulli - conclude - è notoriamente riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO fin dal 1996. Se anche le indagini dimostrassero che il progetto è stato autorizzato dagli enti competenti, l’edificio deturperebbe ugualmente il panorama caratteristico dei trulli, e questo sarebbe francamente inaccettabile”.

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