Oncologico Bari, M5S porta atti in Procura
BARI - Come annunciato negli scorsi giorni, questa mattina Mario Conca e Marco Galante, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della Terza Commissione Sanità, hanno depositato in procura gli atti e i verbali delle audizioni tenute in commissione sull’operato del CIV e del Direttore Generale dell’istituto oncologico di Bari.
“Nel corso delle audizioni in III Commissione Sanità - dichiarano Conca e Galante - sono emerse notizie circa possibili reati. I testimoni sono sindacalisti e dipendenti dell’Istituto e addirittura il Direttore Scientifico. C’è la possibilità che il Direttore Generale abbia utilizzato nel bilancio dei fondi destinati alla ricerca, c’è un possibile conflitto di interesse del Presidente del Comitato Etico, c’è forse pure un’attribuzione di due obiettivi al Dg che non hanno a che fare con la mission dell’Istituto e molto altro ancora”.
Nelle scorse settimane infatti, dopo le pressioni del gruppo M5S, il Consiglio Regionale della Puglia e, più specificatamente, la III Commissione Consiliare (Sanità e Servizi Sociali) sono stati impegnati in un percorso di approfondimento in merito all’operato del Consiglio di Indirizzo e Verifica e del Direttore Generale dell’I.R.C.C.S. “Giovanni Paolo II”.
Pertanto oggi, come avevano preannunciato sono stati gli stessi consiglieri M5S a depositare presso la Procura della Repubblica di Bari un fascicolo contenente anche i verbali e le relazioni del Collegio Sindacale del “Giovanni Paolo II” in merito ai bilanci 2012, 2013 e 2014.
“Quando un amministratore ha il sospetto che si sia consumato un reato nella pubblica amministrazione - concludono i 5 Stelle - ha due doveri civici prima che morali a cui rispondere: porre rimedio anche in autotutela alla situazione illegittima che si è creata e documentare tutti i fatti di cui è a conoscenza presso la Procura”.
“Nel corso delle audizioni in III Commissione Sanità - dichiarano Conca e Galante - sono emerse notizie circa possibili reati. I testimoni sono sindacalisti e dipendenti dell’Istituto e addirittura il Direttore Scientifico. C’è la possibilità che il Direttore Generale abbia utilizzato nel bilancio dei fondi destinati alla ricerca, c’è un possibile conflitto di interesse del Presidente del Comitato Etico, c’è forse pure un’attribuzione di due obiettivi al Dg che non hanno a che fare con la mission dell’Istituto e molto altro ancora”.
Nelle scorse settimane infatti, dopo le pressioni del gruppo M5S, il Consiglio Regionale della Puglia e, più specificatamente, la III Commissione Consiliare (Sanità e Servizi Sociali) sono stati impegnati in un percorso di approfondimento in merito all’operato del Consiglio di Indirizzo e Verifica e del Direttore Generale dell’I.R.C.C.S. “Giovanni Paolo II”.
“Il Movimento 5 Stelle - proseguono i pentastellati - ha chiesto fino all’ultimo le dimissioni di tutti i componenti del CIV e di conseguenza del Direttore Generale Quaranta, ma la Terza Commissione ha preferito fare dietrofront rispetto alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale del 29 settembre scorso, con la quale si chiedeva agli stessi componenti del CIV dell’oncologico di rimettere il mandato alle valutazioni della giunta regionale. Avevamo inoltre, dopo le pesanti rivelazioni emerse, chiesto al presidente della commissione sanità, Pino Romano, di portare egli stesso tale documentazione all’attenzione degli organi giudiziari affinchè si procedesse con le verifiche del caso, ma ciò non è mai accaduto”.
Pertanto oggi, come avevano preannunciato sono stati gli stessi consiglieri M5S a depositare presso la Procura della Repubblica di Bari un fascicolo contenente anche i verbali e le relazioni del Collegio Sindacale del “Giovanni Paolo II” in merito ai bilanci 2012, 2013 e 2014.
“Quando un amministratore ha il sospetto che si sia consumato un reato nella pubblica amministrazione - concludono i 5 Stelle - ha due doveri civici prima che morali a cui rispondere: porre rimedio anche in autotutela alla situazione illegittima che si è creata e documentare tutti i fatti di cui è a conoscenza presso la Procura”.