di Luigi Laguaragnella - Dopo la prestazione di Napoli,
nonostante alcune lacune legate all’aspetto mentale di approccio alla partita, l’Inter
intende continuare il cammino positivo che l’ha portata così in alto in
classifica. Oltre ad un rendimento migliore dei singoli (Ljaijc e Perisic su
tutti), la società bussa alla porta del calciomercato già da qualche tempo.
Thohir, sin dalle prime giornate di campionato, motivato proprio dai buoni
risultati dei nerazzurri ha promesso di qualche arrivo a gennaio.
Il profilo del calciatore che
l’Inter sta cercando, però non è ancora chiaro. In realtà potrebbero essere due
le pedine che servono a Mancini. Un difensore e un attaccante. Per la difesa,
puntando sull’esperienza si sta cercando, nelle ultime ore Ivanovic. Ausilio è
facilitato, in questa operazione, da Mourinho che oltre a mantenere ottimi
rapporti con la società nerazzurra, sembra non avere più piena fiducia nel
difensore.
Per quanto riguarda gli altri
reparti, si è spesso accostato ai colori nerazzurri il nome di Pirlo, di cui
non se ne parla più, forse per le difficoltà economiche per riportarlo a Milano
e poi quello di Candreva: per il laziale, proprio nelle ultime ore la
trattativa è sfumata.
Portare uno di questi campioni avrebbe reso
l’Inter più “italiana”. Probabilmente, per quanto riguarda Candreva, oltre ad
esserci lo zampino di Lotito, c’è l’ipotesi che l’attaccante laziale voglia
mantenere il legame con gli aquilotti. E poi, si può dire, l’Inter non ha
insistito perché, come da sempre accade (Moratti insegna) gli uomini dello
staff societario si lasciano incantare sempre dai sudamericani e le loro
giocate (Recoba giunse a Milano perché Moratti, vedendolo in videocassetta si
innamorò del suo piede sinistro): Calleri, l’attaccante del Boca Junior (quello
che segnò di “rabona” durante la gara d’esordio del figlio prodigo Tevez,
ricordate?), pare sia vicino all’Inter, facendo risalire il numero di
argentini, in una squadra piena di balcani. Per Calleri anche il presidente del
Boca dà per certa la partenza: attraverso un’operazione inglese (via Chelsea)
l’attaccante autore di 15 gol in 37 partite, pare sia convinto vestire la
maglia dei connazionali Zanetti, Cambiasso, Samuel, Milito e numerosi altri. In
queste ore il ventiduenne è a Roma per il passaporto per una visita a papa
Francesco. E poi Ausilio può giocare la carta Osvaldo che andrebbe
definitivamente al Boca. L’Argentina per l’Italia ha senza dubbio un percorso
privilegiato. E per Icardi un concorrente in più