“Noi abbiamo già commesso, venticinque anni fa, un errore gravissimo. Nel pieno dell’offensiva nera e rossa abbandonammo il contrasto alle mafie. Fu l’inizio di una tragedia che poi si concluse con le stragi di Capaci e via D’Amelio. È evidente che non dobbiamo ripetere quest’errore, ma occorre lavorare soprattutto con le giovani generazioni, impedire il proselitismo mafioso, lavorare alla coesione sociale nelle periferie con investimenti importanti, come abbiamo fatto in Puglia”.
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa mattina all’evento “Il PON Sicurezza si racconta, il PON Legalità si presenta”, presso il Teatro Petruzzelli di Bari, alla presenza del Vice Ministro dell’Interno, Sen. Filippo Bubbico.
“Bisogna fare in modo che queste risorse europee – ha continuato Emiliano – rivenienti da due assi, uno diretto tra i Ministeri e singole iniziative sul territorio e quelli che devono passare dalle Regioni e dai Comuni, convergano in un progetto comune che oggi viene presentato qui a Bari alla presenza del Vice Capo della Polizia e che deve diventare patrimonio comune di quella conferenza regionale sulla sicurezza, che il Prefetto di Bari ha convocato qualche tempo fa e che rappresenta il tavolo di coordinamento strategico del contrasto a tutti i tipi di criminalità, compreso ovviamente il terrorismo”.
“Contro il terrorismo – ha spiegato il Presidente Emiliano – noi dobbiamo fare quella comune sorveglianza sul web che ci consente di acquisire notizie, di impedire comunicazioni nevralgiche per le organizzazioni terroristiche e, soprattutto, coinvolgere tutta la popolazione in questo lavoro, perché la sicurezza non è un compito esclusivo delle forze di polizia, ma è un impegno che dobbiamo assolvere tutti con senso di responsabilità, prudenza e utilizzando l’organizzazione che lo Stato mette a disposizione dei cittadini per favorire eventuali denunce”.
Infine, il Presidente della Regione Puglia ha voluto ringraziare tutte le forze dell’ordine, “Vorrei – ha detto rivolgendosi al Vice Capo della Polizia Antonino Cufalo – che Lei portasse i miei saluti al Prefetto Pansa, col quale ho avuto modo negli anni passati di lavorare in completa sintonia. È sempre stata un’emozione gratificante quella di poter lavorare con tutori delle forze dell’ordine avendo consapevolezza di avere a che fare con uomini e donne consapevoli del loro compito definito dalla Costituzione della Repubblica. Fare la lotta al terrorismo, alla mafia, alla corruzione dei politici e dei burocrati è stata un’operazione certamente non facile, ma che ha consentito al Paese di affermare il suo punto di vista senza scadere in ottiche securitarie, che escludevano la tutela dei diritti”.
(E.L.)
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