STATTE - Oltre sei mesi di lavoro, ore sottratte al tempo libero e al sonno per dedicarsi ad una passione da tramandarsi di padre in figlio. Disegni, progetti, esperimenti, modifiche, ma alla fine la soddisfazione è tanta: a Statte (Taranto) si conferma il successo della manifestazione “Presepi nelle Grotte” organizzata dall’associazione “Vivere Betlemme”.
Sono 6 i locali nel centro storico di Statte, le “Grotte” appunto così chiamate perché alcune abitazioni sono state ricavate nei secoli direttamente nella roccia, che ospitano i presepi realizzati per questa occasione. Presepi in larga parte nuovi di zecca, perché la tradizione vuole che ogni anno si elabori una nuova interpretazione della natività , secondo i due stili più diffusi: la natività palestinese, che si sforza di ricostruire un contesto storico realistico quanto più verosimile rispetto alla nascita di Gesù, e la natività popolare, che invece presenta personaggi e ambienti tipici della tradizione contadina che difficilmente sarebbe stato possibile rinvenire a Betlemme nell’anno zero.
L’associazione “Vivere Betlemme” raccoglie otto maestri di questa antica arte: Pino Damasi, Filippo Provenzano, Mimino Marzii, Fabio Modeo, Piero Cecere, Domenico Rossano, Sergio Moscagiuri, Emanuele Luccarelli.
È proprio Luccarelli che spiega come “in questi giorni si presenta al pubblico il lavoro di mesi, reso possibile sia da mette a disposizione il locale dove è allestito il nostro laboratorio tutto l’anno, sia dai padroni di questi ambienti suggestivi che ci ospitano gratuitamente in questi giorni di festa. La nostra è una associazione che vuole sottolineare l’aspetto religioso, oltre che artistico, del presepe: infatti abbiamo un padre spirituale, Padre Luca Mignogna.”
L’associazione è impegnata anche nell’opera di formazione e divulgazione dell’arte presepistica, organizzando corsi di base per principianti e di secondo livello per chi vuole affinare le proprie capacità .
I presepi sono visitabili tutti i giorni ad eccezione del 31 fino al 6 gennaio dalle ore 17 alle 21.
Sono 6 i locali nel centro storico di Statte, le “Grotte” appunto così chiamate perché alcune abitazioni sono state ricavate nei secoli direttamente nella roccia, che ospitano i presepi realizzati per questa occasione. Presepi in larga parte nuovi di zecca, perché la tradizione vuole che ogni anno si elabori una nuova interpretazione della natività , secondo i due stili più diffusi: la natività palestinese, che si sforza di ricostruire un contesto storico realistico quanto più verosimile rispetto alla nascita di Gesù, e la natività popolare, che invece presenta personaggi e ambienti tipici della tradizione contadina che difficilmente sarebbe stato possibile rinvenire a Betlemme nell’anno zero.
L’associazione “Vivere Betlemme” raccoglie otto maestri di questa antica arte: Pino Damasi, Filippo Provenzano, Mimino Marzii, Fabio Modeo, Piero Cecere, Domenico Rossano, Sergio Moscagiuri, Emanuele Luccarelli.
È proprio Luccarelli che spiega come “in questi giorni si presenta al pubblico il lavoro di mesi, reso possibile sia da mette a disposizione il locale dove è allestito il nostro laboratorio tutto l’anno, sia dai padroni di questi ambienti suggestivi che ci ospitano gratuitamente in questi giorni di festa. La nostra è una associazione che vuole sottolineare l’aspetto religioso, oltre che artistico, del presepe: infatti abbiamo un padre spirituale, Padre Luca Mignogna.”
L’associazione è impegnata anche nell’opera di formazione e divulgazione dell’arte presepistica, organizzando corsi di base per principianti e di secondo livello per chi vuole affinare le proprie capacità .
I presepi sono visitabili tutti i giorni ad eccezione del 31 fino al 6 gennaio dalle ore 17 alle 21.