di Luigi Laguaragnella - Verrebbe da inventarsi un motto:
“Questo Natale 6 a Bari?” Dal 6 dicembre al 6 gennaio, in continuità con il
percorso intrapreso lo scorso anno, l’amministrazione comunale, con la decisa
collaborazione di commercianti, associazioni, operatori culturali, volontariato
ha allestito un calendario di eventi natalizi per tutti: dai più piccoli ai più
grandi e per tutti, perché tutti dovrebbero trascorrere questo momento
dell’anno in maniera serena e dignitosa. Almeno la Nascita di un Fanciullo in
una capanna può trasmettere nell’uomo di qualunque credo religioso e colore
della pelle (pazienza per coloro che possono rimanere scandalizzati da tre
statue raffiguranti la Sacra Famiglia presenti in tante case in questo
periodo),un messaggio, di convivialità, di umiltà, che ricorda che le relazioni
tra le persone sono la forza e lo strumento per combattere solitudine e devianza.
Tutti hanno diritto a sperare quello che in questi giorni ci si augura l’un
l’altro.
Bari, poi, tra sogno e realtà,
fede e tradizione è la città di Santa Claus per eccellenza. La presenza delle
reliquie di San Nicola, per il mondo intero, il vero Babbo Natale, rende il capoluogo
del tacco d’Italia, “La Casa di Santa Claus”. Il sindaco Decaro, che alla
presentazione delle tantissime iniziative tra spettacoli teatrali e musicali,
animazioni per bambini, concerti, solidarietà, visite culturali, ha
“ufficializzato” la baresità di Babbo Natale proprio per il patrono, non può
certo dimenticare le problematiche cittadine legate alla sicurezza, alla
pulizia, ai servizi di ogni genere. Ma è necessario ammettere che quello che
Bari andrà a vivere da domani è un percorso che coinvolge ogni singolo
cittadino e “ragione sociale”. Non basta guardare agli appuntamenti natalizi come
un semplice elenco per l’intrattenimento dicembrino. “Bari, la casa di Santa
Claus” è la sintesi di un percorso di rete e di collaborazione con le realtà
locali per potenziare la bellezza e la vivibilità di Bari. E soprattutto è la
concreta dimostrazione di voler dare a tutti la possibilità di trascorrere del
tempo tralasciando (almeno per qualche ora) ogni tipo di problema e di ansia
(ad ogni livello). Queste iniziative, infatti, incrementano quel lato della
solidarietà, che si spera, possano iniettare la voglia di aprirsi all’altro e
al bene comune.
Oltre ai mercatini sparsi per le
strade del centro e alle iniziative che molti commercianti hanno organizzato
per rendere la corsa ai regali una piacevole passeggiata, Bari avrà quattro
grandi aree: “La casa di Santa Claus” che vedrà in ogni quartiere esibizioni
musicali, laboratori di presepe, artisti di strada, addirittura sugli autobus
(sperando non ci siano intoppi) verranno trasmesse musiche natalizie; in piazza
Umberto ci sarà il Villaggio di Santa Claus e il bosco incantato con la pista
di pattinaggio, il video mapping sulla facciata dell’Ateneo, il cannone
sparaneve, laboratori per realizzare l’Albero, giochi e spettacoli per bambini,
tra cui spicca la presenza di Gianni Muciaccia il conduttore del programma “Art
Attack”; all’ex Mercato del Pesce lo spazio sarà dedicato a “Social Christmas”
gestito dal Welfare cittadino e la rete del privato sociale: anche qui laboratori,
racconti per bambini, bookcrossing. Qui uno spazio sarà dedicato per il “Baby
pit stop” per le mamme e i neonati; l’altro spazio utilizzato sarà il colonnato
del Palazzo dell’ex Provincia per i pranzi e cene solidali (tra cui la Cena
degli abbracci di fine anno). Ancora: eventi sportivi sui campi da calcetto di
Bari Vecchia e l’oratorio della parrocchia Redentore. Verranno allestiti campi
anche su corso Vittorio Emmanuele; al teatro Margherita c’è “Il mondo di San
Nicola” dedicato a mostre, eventi socioculturali, religiosi, letterari; sono
previste visite presso gli ipogei, è stata allestita una mostra di icone
bizantini.
E poi gli eventi di Capodanno:
oltre al concerto di Gigi D’alessio, al Petruzzelli ci sarà il classico
concerto di Capodanno, la preghiera ecumenica al Margherita alla prima alba
dell’anno.
Il programma è fittissimo: sul
sito del Comune si trovano gli appuntamenti e le attività giorno per giorno.
I presupposti per offrire ai
cittadini diverse possibilità di scelta su come e dove trascorrere il tempo in
queste feste sono tanti. Ridurre tutto soltanto a mero fatto politico o commerciale
non permettere di godere del diritto alla festa che è per tutti. Forse
apparentemente traspare una commercializzazione del Natale, ma si sa questa non
è una novità, non può scandalizzare. E’ sufficiente esserci, mostrarsi
desiderosi di ricevere e dare del tempo al proprio bene e quello degli altri:
ben-essere. Questo è un regalo che tutti possono ricevere e donare.