di Nicola Zuccaro - Promuovere il reinserimento sociale e lavorativo delle persone condannate in esecuzione penale esterna ma con
un'attenzione riservata anche ai detenuti internati, ai soggetti sottoposti alle misure di sicurezza, agli ex detenuti e alle loro famiglie
d'origine, favorendo inoltre dei percorsi individualizzati nei confronti degli imputati con provvedimenti di "messa alla prova" per mezzo di una programmazione mirata. E' racchiusa nel relativo art.1 la finalità del protocollo siglato nella mattinata di lunedì 14 dicembre a Palazzo di Città tra il Comune di Bari, nella persona dell'Assessore al Welfare dr.essa Francesca Bottalico e l'Ufficio dell'Esecuzione Penale esterna di Bari diretto dalla dr.essa Paola Ruggeri.
E' il primo passo teso a fronteggiare i numeri in crescita della detenzione penale esterna nel capoluogo pugliese e a seguito del quale i soggetti firmatari si impegnano per l'istituzione di un Osservatorio cittadino per la legalità e l'inclusione sociale e per la nascita di una cabina di regia interistituzionale che di volta in volta coinvolgerà sia gli altri assessorati del Comune di Bari per le specifiche competenze, sia tutti gli altri soggetti del privato- sociale e prima ancora istituzionali attivi sul territorio. Entro 60 giorni dalla sottoscrizione dello stesso, dovranno essere attivati questi nuovi soggetti operativi.
E' il primo passo teso a fronteggiare i numeri in crescita della detenzione penale esterna nel capoluogo pugliese e a seguito del quale i soggetti firmatari si impegnano per l'istituzione di un Osservatorio cittadino per la legalità e l'inclusione sociale e per la nascita di una cabina di regia interistituzionale che di volta in volta coinvolgerà sia gli altri assessorati del Comune di Bari per le specifiche competenze, sia tutti gli altri soggetti del privato- sociale e prima ancora istituzionali attivi sul territorio. Entro 60 giorni dalla sottoscrizione dello stesso, dovranno essere attivati questi nuovi soggetti operativi.