BARI - “Il Governo regionale adesso riveda urgentemente i bandi mirati per attività di ricerca per la prevenzione e il contenimento del CoDiRo per una copertura finanziaria complessiva di 2 milioni di euro”. Lo dichiara il consigliere regionale M5S Cristian Casili.
All’indomani della notizia del blocco delle eradicazioni da parte della Procura di Lecce e dell’iscrizione nel registro degli indagati anche di diversi ricercatori oltre che allo stesso commissario Silletti.
Il riferimento è ai tre bandi per attività di ricerca, sperimentazione e trasferimento dell’innovazione per la prevenzione e il contenimento della Xylella fastidiosa presentati in ottobre dall’assessore alle Risorse agroalimentari Leo Di Gioia e previsti dal documento “Linee guida per il Parco della ricerca e sperimentazione finalizzata alla prevenzione e al contenimento del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CODIRO)”, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1410 del 12 giugno 2015.
“Questo investimento importante - prosegue Casili - adesso deve coinvolgere tutti i ricercatori e le Università che fino ad ora non hanno avuto spazio e che più volte hanno duramente criticato l'approccio dell'osservatorio fitosanitario regionale, del CNR e dello IAMB che hanno sempre sostenuto un piano degli interventi che oggi è al vaglio della magistratura. Le risorse pubbliche siano destinate adesso ad una ricerca di campo multidisciplinare che sia allargata a tutti gli scienziati che in questi mesi hanno valutato con serenità tutti i fattori che entrano in gioco nel disseccamento degli ulivi con un approccio sostenibile senza utilizzo di pesticidi e senza abbattimenti”.
Il riferimento è ai tre bandi per attività di ricerca, sperimentazione e trasferimento dell’innovazione per la prevenzione e il contenimento della Xylella fastidiosa presentati in ottobre dall’assessore alle Risorse agroalimentari Leo Di Gioia e previsti dal documento “Linee guida per il Parco della ricerca e sperimentazione finalizzata alla prevenzione e al contenimento del Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CODIRO)”, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1410 del 12 giugno 2015.
“Questo investimento importante - prosegue Casili - adesso deve coinvolgere tutti i ricercatori e le Università che fino ad ora non hanno avuto spazio e che più volte hanno duramente criticato l'approccio dell'osservatorio fitosanitario regionale, del CNR e dello IAMB che hanno sempre sostenuto un piano degli interventi che oggi è al vaglio della magistratura. Le risorse pubbliche siano destinate adesso ad una ricerca di campo multidisciplinare che sia allargata a tutti gli scienziati che in questi mesi hanno valutato con serenità tutti i fattori che entrano in gioco nel disseccamento degli ulivi con un approccio sostenibile senza utilizzo di pesticidi e senza abbattimenti”.