Xylella, parte l’era post Silletti. Casili: “Adesso un piano di lavoro organico salva ulivi”

BARI - “Lo tsunami salvifico della Procura di Lecce ha riportato la questione del disseccamento degli ulivi sui giusti binari. Non  si sprecheranno più soldi pubblici dietro inutili interventi di eradicazione” si esprime così il consigliere M5S Cristian Casili dopo l’avvio delle indagini della procura di Lecce che ha bloccato le nefaste eradicazioni degli ulivi salentini. “L’azzeramento volontario del comitato tecnico regionale - dichiara Casili - per la verità richiesto dal sottoscritto ad inizio legislatura, deve ora lasciare spazio ad un gruppo di lavoro indipendente che si prefigga obiettivi ricognitivi e indagini specifiche sulle evidenze multidimensionali del fenomeno. Va definito un piano di lavoro organico che sappia integrare le diverse dimensioni del problema, la Regione Puglia non potrà più sbagliare”.

Rimane tuttavia da chiarire la questione fondamentale: cosa fare e come fare per salvaguardare il patrimonio territoriale pugliese. Il consigliere M5S salentino sembra avere le idee chiare. “Dovranno  essere effettuati  monitoraggi costanti in campo - prosegue - e sapere  a quale distanza effettuare il taglio del ramo o della branca, a tal proposito sarà importante definire la velocità di movimento dell’inoculo sia esso fungino o batterico”.

La nuova necessaria strategia di contenimento del CoDiRo secondo Casili, dovrebbe prevedere come caposaldo nel contenimento della malattia, il ricorso a potature fitosanitarie frequenti, da attuare ogni 3-4 mesi, e non ogni due anni come prevedeva il piano Silletti. “Il Governo regionale deve quindi canalizzare le risorse in questo senso, formando sul campo giovani esperti potatori e tecnici creando così anche occupazione.” Secondo il consigliere pentastellato è inoltre “necessario investire sulla qualità e il ripristino della fertilità e microbiologia dei nostri suoli puntando sul riutilizzo in agricoltura delle acque reflue salvaguardando così  le nostre falde a rischio inquinamento e salinizzazione”.

I tempi sono quindi maturi, secondo Casili, per riconoscere al disseccamento degli ulivi la grande opportunità di parlare ed affrontare i problemi fondamentali che affliggono il nostro territorio. “Possiamo farlo senza quella iattura dello stato di emergenza che, artatamente messo in piedi, ha minato l’immagine e l’economia di un territorio che si lascia alle spalle una brutta pagina ma che tuttavia, grazie al suo popolo,  ha dimostrato di saper resistere a norme e prescrizioni autoritative basate su macroscopici errori di valutazione. La politica deve quindi - conclude il consigliere pentastellato - puntare ad irrobustire l’agroecosistema e comprendere che l’agricoltura sostenibile gioca un ruolo primario per la salute del nostro ambiente e dei pugliesi. Il 2016 sia quindi un anno di rinascita per questa meravigliosa terra”.

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