Inchiesta Xylella, esultano gli ambientalisti. M5S, “Ipotesi reato inquietante”

LECCE - Un decreto di sequestro preventivo d'urgenza di tutti gli ulivi salentini interessati dal piano per l'emergenza Xylella è stato emesso dal procuratore di Lecce, Cataldo Motta, e dai pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci ed eseguito oggi dal Corpo forestale dello Stato.

Sono 10 le persone indagate, tra le quali il commissario straordinario Silletti. Tra i reati ipotizzati, diffusione di una malattia delle piante, violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale e falso.

D'AMATO (M5S): "IPOTESI REATO INQUIETANTE, L'UE APRA LA PORTA A MISURE ALTERNATIVE" - "E' preoccupante e a tratti inquietante quello che emerge dalle indagini della Procura di Lecce. Se un giorno i reati contestati dovessero essere confermati, sarebbero molto più chiare le ragioni che hanno spinto le autorità competenti a rinchiudersi entro determinati schemi, sbattendo la porta in faccia a chi, come noi, ha chiesto fin dal principio, se non di applicare, almeno di valutare e sperimentare altre misure che non fossero solo le eradicazioni e l'uso di fitofarmaci. Mi auguro che queste proposte alternative, supportate già da esperti, ricercatori e organizzazioni del settore, possano finalmente ricevere la giusta attenzione a Roma e soprattutto a Bruxelles". Lo ha detto l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, commentando il provvedimento con cui la Procura di Lecce ha sequestrato gli ulivi a rischio eradicazione e ha emesso 10 avvisi di garanzia per diffusione colposa della Xylella in Puglia. Tra gli indagati, anche il commissario straordinario Silletti e ricercatori del Cnr e dello Iam. "Stiamo parlando solo di indagini - dice D'Amato - e la giustizia ci dirà, con i suoi tempi, se e quali reati sono stati commessi e da chi. Gli ulivi e l'economia pugliesi, pero', hanno bisogno di risposte immediate. E per questo chiedo ancora una volta alla Commissione europea di uscire dai rigidi schemi in cui finora ha operato, allargando il campo della ricerca scientifica e prendendo in considerazione quelle pratiche alternative che, grazie alla buona volontà di esperti e organizzazioni del territorio, stanno già dando dei risultati. Di sicuro dei risultati molto più promettenti - conclude l'eurodeputata M5S - di quelli visti finora con gli abbattimenti".
ESULTANO GLI AMBIENTALISTI - Hanno applaudito e mostrato un cartello di ringraziamento ai due pm che hanno condotto l'inchiesta, Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci, alcuni ambientalisti che hanno fatto ingresso nella stanza del procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, poco prima della conferenza stampa. 

"L'Europa ha ricevuto una falsa interpretazione dei fatti sulla Xylella. E' stata tratta in errore da quanto rappresentato dalle istituzioni regionali con dati impropri", ha aggiunto Motta. "Le indagini continuano" e riguarderanno anche i fondi sull'emergenza.

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