di Luigi Laguaragnella - Dal convento di Santa Chiara all’ex Set in via Brigata Regina circa cento migranti sono ancora lì, in attesa di una sistemazione adeguata che, da più di un anno, attendono dall’amministrazione comunale. Il sindaco Decaro aveva predisposto una sistemazione nella struttura del quartiere Libertà, per circa due mesi. I migranti sono ancora lì.
Nel corso dei mesi non sono mancate alcune polemiche da parte degli abitanti della zona che per diversi non motivi non appoggiavano l’idea di quella momentanea situazione alloggiativa. Resta il fatto che il Comune non si è mosso tempestivamente.
Ultimamente il presidente del III Municipio Massimo Spizzico partecipando alla seduta delle commissioni comunali Lavori pubblici e Urbanistica per discutere dell'allestimento di un'area per l'ospitalità temporanea di migranti destinatari di seconda accoglienza, presso il largo Mohamed TaherPacha, nei pressi della Fiera del Levante conferma “l’intenzione di cercare un’area che ospitasse in maniera dignitosa le persone che oggi risiedono a tutti gli effetti nella nostra città e che hanno alle spalle una situazione di grande disagio”. E inoltre ammette della consapevolezza che i fondi del Ministero degli Interni destinati all'acquisto esclusivo delle unità abitative non lasciano margini per altri interventi propedeutici all’allestimento del “campo” in un’area non attrezzata.
Insomma sembra non ci siano immediate soluzioni e soprattutto manca la chiarezza sulle misure da prendere. Lo fa notare Dino Tartarino dell’associazione Sos Città. Sulla sistemazione dei migranti in largo Mohamed TaherPacha fa notare le contraddizioni dell’amministrazione comunale: "È impensabile che sino a qualche giorno fa erano tutti, all'unanimità, concordi nel dare parere negativo a quella collocazione mentre oggi leggiamo sui giornali che è disponibile a valutarla. Tartarino poi precisa: "Se lo Stadio, assieme alla Fiera, sono destinati a diventare un grande polo sportivo, culturale ed economico della città, è impensabile realizzare un campo proprio lì, zona tra l'altro ricca di agglomerati residenziali e presa d'assalto durante concerti e/o avvenimenti sportivi". Fa notare, quindi, che quell’area è volutamente dedicata ad essere polo sportivo e dell’intrattenimento. Sos Città ha, però anche delle proposte sull’accoglienza dei migranti, che starebbero “stretti” anche in quel largo. L’associazione propone il Bonomo gli ampi terreni presenti sul Lungomare Vittorio Veneto tra via Brigata Regina e via Caracciolo, ma ovviamente non in container.
Nel corso dei mesi non sono mancate alcune polemiche da parte degli abitanti della zona che per diversi non motivi non appoggiavano l’idea di quella momentanea situazione alloggiativa. Resta il fatto che il Comune non si è mosso tempestivamente.
Ultimamente il presidente del III Municipio Massimo Spizzico partecipando alla seduta delle commissioni comunali Lavori pubblici e Urbanistica per discutere dell'allestimento di un'area per l'ospitalità temporanea di migranti destinatari di seconda accoglienza, presso il largo Mohamed TaherPacha, nei pressi della Fiera del Levante conferma “l’intenzione di cercare un’area che ospitasse in maniera dignitosa le persone che oggi risiedono a tutti gli effetti nella nostra città e che hanno alle spalle una situazione di grande disagio”. E inoltre ammette della consapevolezza che i fondi del Ministero degli Interni destinati all'acquisto esclusivo delle unità abitative non lasciano margini per altri interventi propedeutici all’allestimento del “campo” in un’area non attrezzata.
Insomma sembra non ci siano immediate soluzioni e soprattutto manca la chiarezza sulle misure da prendere. Lo fa notare Dino Tartarino dell’associazione Sos Città. Sulla sistemazione dei migranti in largo Mohamed TaherPacha fa notare le contraddizioni dell’amministrazione comunale: "È impensabile che sino a qualche giorno fa erano tutti, all'unanimità, concordi nel dare parere negativo a quella collocazione mentre oggi leggiamo sui giornali che è disponibile a valutarla. Tartarino poi precisa: "Se lo Stadio, assieme alla Fiera, sono destinati a diventare un grande polo sportivo, culturale ed economico della città, è impensabile realizzare un campo proprio lì, zona tra l'altro ricca di agglomerati residenziali e presa d'assalto durante concerti e/o avvenimenti sportivi". Fa notare, quindi, che quell’area è volutamente dedicata ad essere polo sportivo e dell’intrattenimento. Sos Città ha, però anche delle proposte sull’accoglienza dei migranti, che starebbero “stretti” anche in quel largo. L’associazione propone il Bonomo gli ampi terreni presenti sul Lungomare Vittorio Veneto tra via Brigata Regina e via Caracciolo, ma ovviamente non in container.