(Da sx Giacinto Forte e Antonio Di Pietro) |
Quello di Dipietro è un nome che echeggia memorie di battaglie giudiziarie contro l’agire corrotto dei partiti della Prima Repubblica e, in seguito, nel campo politico, noto per aver fondato il movimento “Italia dei Valori”. Si tratta dell’entità in cui ha militato l’attuale primo cittadino per un certo numero di anni, con una carica anche di segretario provinciale, prima di passare nelle fila del “Centro Democratico”, per dopo lasciare pure questo.
Non è ancora chiaro quale genere di ruolo svolgerà in concreto l’ex magistrato molisano e, cioè, quali saranno contenuti e confini delle sue competenze all’interno del municipio altamurano, anche se, per ora, sembrerebbe emersa una sua destinazione specifica a supervisionare la gestione di fondi annunciati per la valorizzazione del giacimento d’orme preistoriche di “Cava Pontrelli”.
Forte ha tenuto a precisare che si tratta di un incarico non retribuito e che non è coperta manco la spesa del viaggio per Altamura. Così, evidentemente, a voler rassicurare sulla natura imparziale dell’incarico.
“Prima d’incontrarlo o vederlo all'opera” - ha dichiarato la deputata piddìna Liliana Ventricelli - “vorremmo fargli sapere, casomai non dovesse essere stato informato, qual è il quadro politico della nostra Amministrazione”.
E rincarando: “la collaborazione dell'ex ministro cosa sta a significare? Rappresenta l'ennesimo annuncio altisonante per spostare l'attenzione dei cittadini dai temi quotidiani come l'aumento delle tasse? Un "colpo" per far parlare i giornali, come era accaduto qualche tempo fa con la possibile entrata in giunta del pubblico ministero Digeronimo? O, forse, più probabilmente, rappresenta un segnale del sindaco da inviare all'indirizzo della sua stessa maggioranza di cui, evidentemente, non si fida, tanto da dover chiamare il magistrato di “Mani Pulite” a sentinella di legalità di un territorio che neanche conosce?”.
Un altro evento atteso è poi quello dell’acquisizione al patrimonio comunale di “Cava Pontrelli”, meglio nota come “Cava dei Dinosauri” per via delle migliaia di impronte fossili di animali del Cretaceo disseminate lungo un suo lembo interno.
Il tema scotta ancora delle proteste dell’opposizione consiliare che, il 30 Novembre scorso, nel corso di un’assise dedicata, aveva abbandonato l’Aula ravvisando un senso di palese ingiustizia nel totale del costo accolto dall’assemblea di governo per l’esproprio del sito della via per Santeramo.
La delibera d’intenti approvata nell’occasione, con cui si chiede al Ministero dei Beni Culturali autorizzazione ad espropriare l’area, dovrebbe ricevere una risposta nei mesi entranti e, a Palazzo di Città, si confida con ottimismo che sarà positiva.
Di questi ultimi giorni, infine, è la notizia dell’assegnazione, da parte dello stesso Ministero, di un milione di euro per interventi di conservazione della preziosa paleosuperficie, mentre altri duecento mila euro saranno indirizzati al Museo Archeologico Nazionale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.