La Benemerita Medaglia d’Oro della Scuola, della Cultura e dell’Arte prof.ssa Rosa Nicoletta Tomasone, Presidente del Centro, ha indetto la quindicesima edizione del Premio Letterario Nazionale ‘U. FRACCACRETA 2016’ e l’VIII del Premio Nazionale ‘ALESSANDRO MINUZIANO’ riservato all’Editore.
Negli anni il Premio è diventato un appuntamento fisso per tutti gli operatori culturali del nostro Paese, premiando qualificati studiosi, anche internazionali, come il mio amico Francesco De Martino che mi invitò alla serata, ma io, per problemi di salute, fui costretto a rinunciare.
Il Premio si ispira ai criteri di libertà, ricordando che la libertà rivendica il diritto di fare ciò che non danneggia gli altri, di amore per le tradizioni, il passato rivive in ogni nostra azione, di amore per la memoria storica, cui tutti siamo legati da quel filo che parte dalla creazione del Mondo e giunge fino ai nostri giorni.
Il Premio si articola nelle seguenti sezioni:
Sezione Silloge inedita in lingua italiana e in dialetto con traduzione a fronte.
Sezione Silloge edita in lingua italiana e in dialetto con traduzione a fronte. Si può partecipare con una Silloge edita nel 2014–2015.
Sezione Poesia in lingua italiana e in dialetto con traduzione a fronte
Si può partecipare con un max di tre liriche.
Sezione Narrativa e Saggistica opere edite nel 2014 – 2015.
Sezione speciale: la Giuria si riserva di premiare, su proposta dei soci, un’opera rispondente alle tematiche affrontate dal Centro “L. Einaudi”.
I lavori dovranno pervenire, in tre copie, entro il 7 febbraio 2016 al seguente indirizzo al quale ci si potrà rivolgere per informazioni: Segreteria del Centro Culturale Internazionale “L. Einaudi” prof. Domenico Vasciarelli, via M. Pagano, 56, Cap. 71016 San Severo (FG) tel. 0882.372412.
Non vorrei che i miei lettori si sentissero orfani per cui ripeto una frase del Pascoli a me cara: “Poesia è trovare nelle cose il loro sorriso e le loro lacrime”. Continuate dunque a ridere e piangere voi che state ridendo, piangendo, scrivendo e, quindi, vivendo. In fondo lo scopo della vita è quella di spenderla per qualcosa che duri più della vita stessa e i premi, di solito, sopravvivono ai loro ideatori. Un premio è per sempre: il vincitore non va mai in pensione, resta sempre e per sempre vincitore.
Chiaramente per vincere bisogna partecipare: qualora non fossi stato chiaro mi scuso.
