Bagarre Renzi-Ue, Bruxelles smorza le polemiche: con Italia scambio vivace

DAVOS - Si placa di ora in ora la polemica tra Unione europea e Governo italiano. "Ci sono buone relazioni tra la Commissione ed il governo italiano", tra i Commissari e lo stesso Juncker con "i colleghi italiani ed il premier" e "non ci sono problemi tra il governo italiano e la Commissione". Così il presidente Jean Claude Juncker, in una conferenza stampa a Strasburgo rispondendo a una domanda sui rapporti con l'Italia. "C'è stato uno scambio di parole virili, ma è normale in democrazia e non avrà conseguenze" conclude. "Non vedo il rischio di una crisi bancaria maggiore", ha detto Juncker da Strasburgo a chi gli chiedeva se, viste le tensioni sui mercati e i titoli bancari italiani, temesse una nuova crisi del settore finanziario.

Poi ad intervenire sul caso è Martin Schulz. "Non credo che l'Italia sia un problema". Così il presidente dell'Europarlamento in conferenza stampa a Strasburgo. "Le controversie nella vita politica sono assolutamente normali, e stiamo lavorando per trovare una soluzione", ha sottolineato, aggiungendo che "siamo in contatti intensi con il primo ministro" Matteo Renzi. "Non c'è nessun dubbio che bisogna ascoltare con cura gli uni e gli altri", ha continuato Schulz, aggiungendo che "l'Italia è un paese meraviglioso".

L'affondo, quello di ieri del Ppe, domina anche le prima pagine dei giornali. I principali quotidiani riportano anche, la fonte è il Financial Times, l'ipotesi secondo cui la Commissione Ue a marzo rivedrà il sistema di ripartizione dei rifugiati, più profughi al nord Europa. Un elemento che il quotidiano La Stampa mette in apertura con il titolo "Migranti, un punto per Renzi". Il Financial Times proprio ieri sera aveva reso note le indiscrezioni su questo nuovo sistema di ripartizione, che secondo il quotidiano anglosassone rappresenta una vittoria per Renzi.

"COMMISSIONE UE NON HA MAI AGITO CONTRO ITALIA" - "La Commissione Europea non può essere accusata di agire contro l'Italia, questo è assolutamente sbagliato". Lo ha detto a margine del Forum a Davos, il commissario Ue agli affari Economici, Pierre Moscovici, aggiungendo di avere massimo rispetto per un Paese fondatore come l'Italia e per lo sforzo riformista di Renzi. "Non c'è nessuna guerra" con l'Italia, "ora occorre abbassare la tensione e lavorare insieme con grande oggettività", ha aggiunto.

 "E' chiaro che l'Italia debba ora muoversi per ridurre il debito". Lo ha detto il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, in un'intervista a Bloomberg Tv a Davos. "Sì, il governo italiano sta facendo le riforme ed è una cosa positiva. Sì, sta riducendo il deficit, può anche usare la flessibilità. Ma è necessario che anche in Italia il rapporto debito-Pil diminuisca", ha sottolineato Moscovici.

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