di Redazione - Erano appena scesi da un furgone e pronti per assaltare una banca, quando sono stati messi in fuga dai Carabinieri, piombati proprio in quel momento, che li hanno poi arrestati.
È accaduto l’altro pomeriggio a Giovinazzo, dove i Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno arrestato due pregiudicati baresi, un sorvegliato speciale di 42 anni e un 48enne. I due sono accusati, in concorso, di tentata rapina aggravata, riciclaggio, porto di armi o oggetti atti ad offendere, mentre il solo sorvegliato dovrà rispondere anche della violazione degli obblighi imposti dalla misura a cui era sottoposto.
Durante un servizio di perlustrazione, finalizzato alla prevenzione e repressione di rapine e furti, una pattuglia dell’Arma ha notato due individui scendere da un furgone parcheggiato in via Fossato, a ridosso di un Istituto di credito sito nella vicina piazza Cesare Battisti, i quali, accortisi di loro, sono risaliti in tutta fretta sul mezzo, condotto da un complice e si sono dileguati per le vie adiacenti.
Si è così dato vita ad un pericoloso inseguimento per le vie del centro abitato, terminato dopo alcune centinaia di metri, quando il furgone, ormai tallonato dai militari, è stato abbandonato dagli occupanti, sparpagliatisi tra i vicoli del centro storico.
Le ricerche, proseguite ininterrottamente, hanno infatti permesso ai carabinieri di rintracciare ed arrestare due banditi, bloccati, appunto, nel centro storico, non prima di essersi sbarazzati, lungo il tragitto, di un coltello da cucina con lama in ceramica, tre cappellini con visiera e due paia di guanti.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire che il sorvegliato, tra l’altro, è stato trovato con i palmi delle mani cosparsi di colla, proprio per aggirare il sistema di rilevamento di impronte papillari posto all’ingresso della banca, che avrebbero dovuto assalire e da cui, a colpo messo a segno, si sarebbero dovuti allontanare a bordo di una Citroen C3, di proprietà del 42enne, trovata parcheggiata alla periferia del paese.
Le verifiche eseguite sul conto del furgone hanno, inoltre, potuto stabilire che il mezzo era il provento di una rapina commessa a Giovinazzo agli inizi del mese e che le targhe apposte sullo stesso appartenevano ad un’Audi A6 rubata lo scorso mese di marzo a Bari.
I due rapinatori, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati trasferiti nel carcere di Bari. Quanto, rinvenuto, invece, è stato sequestrato e verrà sottoposto ad accertamenti tecnici da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche, allo scopo di individuare il complice riuscito a dileguarsi.