Cementeria Barletta, Mennea: “Il Comune si costituisca parte civile e sposti l’impianto”

BARLETTA - “Nessuna condanna prima dell’eventuale processo. Ma qualora si accertino le responsabilità di alcuni o tutti i soggetti coinvolti nell’inchiesta della Procura di Trani sul presunto disastro ambientale provocato dalla cementeria di Barletta, il Comune avrebbe il dovere di costituirsi parte civile così come hanno già dichiarato la Provincia di Barletta-Andria-Trani e Legambiente”. E’ l’appello del Consigliere regionale del PD, Ruggiero Mennea al sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, a qualche giorno dalla notifica di 18 avvisi di conclusione delle indagini per disastro ambientale colposo e altri reati a carico di rappresentanti legali dell’azienda e di quelle che vi hanno conferito rifiuti da bruciare; ma anche di membri del comitato provinciale di Via della Bat, dirigenti regionali e tecnici dell’Arpa. Il tutto – secondo quanto contestato dalla Procura - a 200 metri da insediamenti residenziali. Per questo motivo, Mennea chiede “un ordine del giorno ad hoc da discutere già nel prossimo Consiglio comunale a Barletta”.

Quanto ai possibili rimedi per evitare che gli effetti del presunto inquinamento si possano riflettere sulla salute dei cittadini, Mennea indica la delocalizzazione della cementeria e di altre aziende che si trovano immediatamente a ridosso del centro abitato. “E’ possibile prevedere la delocalizzazione degli impianti, spostarli cioè in zone più adatte”, spiega. “Questo si può fare solo intervenendo sul Piano urbanistico generale, aprendo da subito una discussione in tal senso in un forum pubblico”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto