All’ultimo istante i nerazzurri si vedono spodestati del primo posto all’ultima giornata del girone di andata nell’anticipo del lunche match. Sarà una coincidenza dell’ora di pranzo, ma sono tante le occasioni “mangiate” dagli uomini di Mancini. Il merito di una partita tenuta in equilibrio, in realtà è di Consigli, ma anche Handanovic ha dovuto compiere gli straordinari davanti le belle giocate del Sassuolo.
A San Siro Inter-Sassuolo è la tipica partita che “tira e tira”, poi segna la squadra ospite raggelando i tifosi di casa.
La gara non si prevedeva semplice perché la squadra di Di Francesco applica un ottimo calcio e perché i neroverdi contro l’Inter non possono continuare a subire “valangate” di gol come gli anni passati. L’Inter, come spesso accade, quando deve dimostrare di essere superiore alle squadre avversarie si perde , diventa nevrotica. Sin dai primi minuti i gol diventano indigesti per Icardi e Ljajic che davanti al portiere ospite mancano di precisione. Il Sassuolo è squadra propositiva e l’atteggiamento difensivo dei nerazzurri non fa altro che iniettare fiducia nei giocatori più tecnici. I pericoli nascono delle palle inattive create proprio dall’Inter che, nevrotica, in cerca del risultato utile, commette errori a centrocampi e di appoggi.
Ecco che Handanovic apre la giornata dei miracoli. Rende vane punizioni di Sansone, Berardi ed è lestissimo sul tap in di Missiroli. Consigli non sta a guardare e forse il suo colpo di reni su un tiro a fil di palo di Ljajic, oltre a proporsi allo scatto dei fotografi riempie di fiducia i suoi compagni. Questa parata a fine primo tempo decide la partita. Il numero ventidue di Mancini prima si mangia un altro gol di testa. Ljajic, però è il più attivo e dinamico tra gli interisti.
La partita, nelle mani dei due portieri, prosegue con il dominio, nel secondo tempo dell’Inter che capisce di stare a perdere una ghiotta occasione. Ma si deve scontrare con Consigli, davvero un muro: il portiere nega più volte la gioia a Ljajic, poi a Kondogbia, anche a Jovetic entrato insieme a Palacio per cercare i tre punti.
Il forcing dell’Inter è deciso, eppure a centrocampo non è riuscita a resistere alla tecnica degli avversari che con Missiroli e Falcinelli hanno creato schemi fastidiosi. Intanto Consigli continua ad essere miracoloso e Handanovic, ovviamente non è da meno: il riflesso sull’acrobazia di Floro Flores è la conferma che in Italia gioca uno tra i primi tre portieri più forti al mondo.
Poi il gelo: all’ultimo secondo, proprio i migliori dell’Inter di questa stagione deludono. Murillo buca l’intervento, Miranda è goffo e atterra Defrel. C’è il tempo solo per il rigore. Anche i miracoli non possono ripetersi a cascata. Dal dischetto Berardi trafigge Handanovic.
Il Sassuolo espugna San Siro. L’Inter conferma di dare i primi segnali di cedimento proprio nella gara in cui per numero di occasioni avrebbe meritato un largo risultato.
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