E’ canta Napoli 26 anni dopo

di Nicola Zuccaro - Una rondine - ovvero quella rondine rappresentata dal titolo di Campione d'inverno - farà Primavera? Al'indomani della conquista dello Scudetto di metà della stagione, la domanda diventa non solo puntuale ma anche obbligatoria per un Napoli chiamato, se non condannato, a confermare la vetta della classifica nella restante parte del Campionato 2015-2016.

Quel cinismo, quel gioco concreto, caratterizzato dalla velocità degli scambi e dalla rapidità nel centrare la porta avversaria, unitamente a quella tenacia rappresentata dalla capacità di scendere in campo senza avere alcun timore dell'avversario, accreditano il Napoli di Sarri ad essere una delle candidate se non l'unica candidata (Inter, Juventus e Fiorentina permettendo) per la conquista del titolo finale.

E le qualità precedentemente menzionate sono tanto sufficienti da poter avvallare quel "Saremo primi anche a maggio" pronunciato nel dopo gara di Frosinone da Gonzalo Higuain. All'attaccante argentino, assurto a vero trascinatore della squadra, spetta il compito di tradurre - con il sostegno dei Callejon, degli Hamsik e degli Albiol - nuovamente da sogno in realtà, quello Scudetto che manca da 26 anni a Napoli, ad una città prima ancora che ad una tifoseria vogliosa di riscattarsi socialmente per mezzo dei successi calcistici.

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