LECCE - Quindici sindaci, ieri mattina, hanno firmato a Vaste di Poggiardo, in Provincia di Lecce, alla presenza dell'assessore all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, la convenzione per lo svolgimento coordinato di attività volte alla valorizzazione e alla promozione delle testimonianze archeologiche delle civiltà messapiche.
"Una decisione saggia - ha commentato l'assessore Capone - per valorizzare un enorme patrimonio archeologico di un popolo che ha lasciato mura mastodontiche, costruzioni possenti, affreschi, tombe e ogni genere di reperti".
"I SAC - ha aggiunto - finanziati con lungimiranza dalla Regione Puglia hanno contribuito a far mettere in piedi dai Sindaci dei Comuni, spesso con la preziosa collaborazione dell'università e della sovrintendenza, strategie comuni di azione al fine di avere una regia condivisa di promozione e tentare di integrare le azioni di valorizzazione. Adesso dobbiamo lavorare tutti insieme a un ulteriore fondamentale passo: coinvolgere il privato. Fare emergere, con trasparenti bandi per la gestione e fruizione dei beni culturali, imprese culturali e creative che diano occupazione ai tanti professionisti del settore. I fondi europei sono inclusi in questa strategia di rapporto proficuo pubblico/privato. Per accedervi non basterà presentare un progetto di restauro o conservazione di uno o più beni ma occorrerà un congruo progetto di valorizzazione, di gestione e fruizione di quei beni. E se il territorio, come si è fatto con la buona prassi di oggi, lavora e progetta insieme su un prodotto culturale omogeneo, sarà anche più facile promuoverlo e organizzare itinerari turistici, utilizzare servizi innovativi e applicazioni tecnologiche".
"Una decisione saggia - ha commentato l'assessore Capone - per valorizzare un enorme patrimonio archeologico di un popolo che ha lasciato mura mastodontiche, costruzioni possenti, affreschi, tombe e ogni genere di reperti".
"I SAC - ha aggiunto - finanziati con lungimiranza dalla Regione Puglia hanno contribuito a far mettere in piedi dai Sindaci dei Comuni, spesso con la preziosa collaborazione dell'università e della sovrintendenza, strategie comuni di azione al fine di avere una regia condivisa di promozione e tentare di integrare le azioni di valorizzazione. Adesso dobbiamo lavorare tutti insieme a un ulteriore fondamentale passo: coinvolgere il privato. Fare emergere, con trasparenti bandi per la gestione e fruizione dei beni culturali, imprese culturali e creative che diano occupazione ai tanti professionisti del settore. I fondi europei sono inclusi in questa strategia di rapporto proficuo pubblico/privato. Per accedervi non basterà presentare un progetto di restauro o conservazione di uno o più beni ma occorrerà un congruo progetto di valorizzazione, di gestione e fruizione di quei beni. E se il territorio, come si è fatto con la buona prassi di oggi, lavora e progetta insieme su un prodotto culturale omogeneo, sarà anche più facile promuoverlo e organizzare itinerari turistici, utilizzare servizi innovativi e applicazioni tecnologiche".