Come nasce ‘’Il tempo di un respiro?
‘’Nasce dal titolo stesso. Mi trovavo in studio e riflettevo su quanti respiri in più provoca un'emozione. Da lì, l'idea di mettere in musica un testo che parlasse del percorso "speranzoso" che ognuno di noi ha quando si imbatte in un amore improvviso, che ti toglie il fiato, il respiro’’.
Cosa ci anticipi del nuovo disco?
‘’Il nuovo disco sarà diverso dai due precedenti. Ci si potrà trovare qualche vena rock, dance, ma a farla da padrona sarà il filo conduttore che lega le tracce dell'album. Un concept-album che rivela, con la maturità di un uomo di 35 anni, tutte le sfaccettature di ciò che l'anima prova nel mettersi in gioco. Ci sarà anche un brano che tratterà il doloroso tema della SLA, malattia neurodegenerativa che sempre più affligge la nostra popolazione. Il singolo estivo, invece, sarà tutto da scoprire e ballare’’.
A cosa ti sei ispirato?
Per i brani del nuovo album ho semplicemente seguito il mio istinto mischiato alla ragione. Un incantesimo difficile da associare, ma che in una canzone, che è un po' come un sogno, è possibile fare’’.
Con chi ti piacerebbe duettare?
‘’Se c'è un artista con cui mi piacerebbe fare un duetto, quello è senza dubbio Antonacci. Mi ritrovo molto nei suoi testi, nel modo che ha di creare emozioni e di cantarle’’.
È il Festival di Sanremo? Resta un sogno?
Il festival di Sanremo? Diciamo che da diversi anni appare sempre più il festival del personaggio, più che della canzone. Certo, per un cantautore resta il top delle vetrine italiane, ma non ne faccio una malattia. Credo che l'importante sia trasmettere, farsi conoscere e potersi esprimere. Sono molto più fiero di poter fare di poter fare questa intervista ed avere la possibilità di arrivare alla vostra gente, che abbraccio forte. Grazie per l'opportunità’’.
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