Lecce, auto pirata investe ciclisti: arrestato conducente

(Foto: ANSA)
LECCE - E' agli arresti l'uomo accusato di essere il pirata della strada che ieri avrebbe travolto volontariamente due ciclisti sulla Casalabate - Squinzano, uccidendone uno e ferendo il secondo. Si tratta di un 33enne originario di Casalabate, pregiudicato. In serata era stato a lungo interrogato nella caserma dei Cc di Lecce perché fortemente indiziato. L'accusa per l'uomo è di omicidio volontario, tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Il 33enne è stato portato in carcere dai carabinieri, in attesa della convalida dell'arresto prevista per lunedì. Determinante per risalire a lui il ritrovamento sul luogo dell'incidente di un fanale anteriore dell'automobile con la quale il giovane avrebbe travolto volontariamente i due ciclisti per vendicarsi degli epiteti che i due gli avevano rivolto dopo un sorpasso spericolato.

'NON VOLEVO UCCIDERE' - "Non volevo uccidere. Non sono così pazzo". Sono le parole che il pirata della strada che ieri sera ha travolto due ciclisti sulla Casalabate-Squinzano uccidendone uno - Franco Amati, di 67 anni - e ferendo l'altro, avrebbe detto al proprio legale, Marco Pezzuto, poco prima di essere trasferito in carcere. Parole che il 33enne avrebbe pronunciato in stato confusionale, tra le lacrime e sotto shock per aver appreso poco prima della morte di uno dei ciclisti.

Il 33enne pregiudicato di Trepuzzi, in provincia di Lecce, arrestato in flagranza, comparirà lunedì prossimo davanti al gip per l'interrogatorio di convalida dell'arresto. Sottoposto al test tossicologico, nelle sue urine sono state rinvenute tracce di oppiacei. Il suo legale ha intenderebbe chiedere lunedì una perizia psichiatrica per accertare un eventuale stato di tossicodipendenza cronica del giovane e se al momento dell'investimento non fosse in grado di intendere e volere.

IL RACCONTO DEL TESTIMONE - Secondo le dichiarazioni di un terzo ciclista che seguiva i due e che ha assistito da lontano alla scena, infatti, l'uomo avrebbe investito volutamente i due pedoni. Secondo questa ricostruzione, tra l'autista e gli uomini in bici ci sarebbe stato un alterco durante un sorpasso.

L'automobilista avrebbe quindi invertito la marcia tornando indietro e investendo frontalmente i due per poi fuggire. L'auto pirata sarebbe una Fiat 500 vecchio modello color verde scuro. Indagini dei carabinieri. Il magistrato inquirente al momento non ha ipotizzato alcuna ipotesi di reato e ha disposto l'autopsia.

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