Mese della Memoria: studenti e cittadini alla ricerca dei luoghi storici baresi

di Nicola Zuccaro - Ebrei e rifugiati di diversa nazionalità trovarono ospitalità, tra il 1943 e il 1948, nei campi profughi allestiti in Terra di Bari e nelle altre strutture di prima assistenza messe a disposizione sia dall'Amministrazione Comunale del capoluogo pugliese sia dalle truppe anglo-americane. Quanto rivelato dal Presidente Regionale della Puglia dell'Istituto per la Storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, Prof. Vitantonio Leuzzi, durante il seminario ospitato dalla Prefettura di Bari, nella mattinata di venerdì 22 gennaio, nell'introduzione del programma delle iniziative legate al Mese della Memoria, consegna definitivamente alla neo città metropolitana un ruolo storico di primo piano nel '900.

Dai campi di Torre Tresca a quelli allestiti a Palese, da Villa Frammarino ubicata al civico 207 di Via Salerno (l'attuale Via Amendola) alla Baraccopoli di Via Napoli che ospitò momentaneamente i profughi provenienti dall'Istria e dalla Dalmazia, non pochi furono i luoghi dell'accoglienza. E per rispolverare questa pagina di storia, partirà nei prossimi giorni - sotto l'egida dell'Assessorato alle Culture del Comune di Bari - un progetto teso al recupero di quei luoghi e di quelle strade legate, per mezzo di alcuni personaggi, al difficile periodo sopra menzionato. 

Cittadini e studenti delle scuole di primo e di secondo grado della Città di Bari saranno coinvolti - secondo quanto anticipato dall'Assessore al ramo, Silvio Maselli - in questa importante operazione finalizzata al recupero di una parte significativa della memoria storica barese.

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