Visco: banche italiane ben patrimonializzate. Bail in da revisionare

(Foto: EPA)
MILANO - L'Italia dovrebbe chiedere la "revisione, da avviare entro giugno 2018" della direttiva Ue che prevede il Bail in, ovvero le perdite a carico dei risparmiatori in caso di crisi bancaria. E' quanto chiede il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco secondo cui la stessa norma "contiene una clausola che prevede la revisione", "occasione che va sfruttata, facendo tesoro dell'esperienza". Via Nazionale e il Tesoro, ricorda Visco, avevano chiesto invano in sede di definizione della norma di non applicarla retroattivamente e un "passaggio graduale e meno traumatico".

Il governatore Ignazio Visco è atteso al congresso Assiom-Forex.

"Le banche italiane - ha riferito il governatore - sono ben patrimonializzate, anche grazie all'azione prudente e pressante della vigilanza". "I crediti deteriorati - ha aggiunto - sono ampiamente coperti da svalutazioni e garanzie". Visco richiama così le parole del presidente Bce Draghi secondo cui "non ci saranno nuove richieste di maggiori accantonamenti o di rafforzamento patrimoniale".

La Banca d'Italia - ha continuato - chiede agli istituti di credito italiani di creare, seguendo la possibilità offerta dalle norme europee un fondo volontario per la gestione delle crisi "aggiuntivo rispetto ai sistemi obbligatori di garanzia dei depositanti". Secondo Visco "il costo" a carico delle banche "sarebbe compensato dai benefici che ne trarrebbero tutte le banche grazie alla rafforzata fiducia della clientela".

UE, NON NEI PIANI CAMBIO BAIL IN - La Commissione Ue non commenta le parole del governatore Ignazio Visco sulla revisione della direttiva sulla risoluzione bancaria (Brrd) che ha introdotto la regola del bail-in. L'esecutivo Ue fa però sapere che "non ci sono piani di cambiare la Brrd". "La direttiva - ha detto un funzionario - è stata adottata nel 2014 con il consenso di una stragrande maggioranza al Parlamento europeo e con l'accordo unanime degli stati membri". "Da un anno e mezzo si sa che il bail-in dei creditori avrebbe protetto i contribuenti".

Intanto a Milano sono "sempre in numero rilevante le cause bancarie" che hanno "ad oggetto il tema di grande attualità della responsabilità fatta valere da singoli risparmiatori-investitori nei confronti di banche-promotori finanziari" per "difetto di informazione" o per "la rischiosità dei prodotti". E' quanto si apprende nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario milanese del presidente facente funzione della Corte d'appello, Marta Chiara Malacarne.

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