ROMA - ''Ore quindici. Raffica di artiglieria austriaca. Crepitio di proiettili. Schianto di rami.
Turbine di schegge. Un grosso ramo, stroncato da una granata, si è abbattuto sul mio riparo. Ci sono due feriti nella mia compagnia. Passa un morto del XXXIX battaglione. Un altro morto degli alpini. II bombardamento è finito. È durato un'ora. I bersaglieri escono dai ripari. Si canta''. A scrivere è l'allora soldato Benito Mussolini e Il Mulino edita il suo Diario di Guerra a cura di Mario Isneghi.