di Nicola Zuccaro - In una città come Bari afflitta dal problema dell'emergenza abitativa, come evidenziato dal Sindaco Antonio Decaro, la Befana porta in "dono" ai baresi bisognosi di una dignitosa abitazione l'Agenzia Sociale per la Casa. Lo strumento funzionale al
Coordinamento per le Politiche abitative (il primo nel Sud Italia con l'approvazione dell'Associazione Nazionale dei Comuni italiani) si avvarrà di una task force composta dall'Assessorato al Patrimonio e all'Edilizia residenziale del Comune di Bari, dalla Confedilizia,
dall'Agenzia Regionale per la Casa, dall'Assessorato all'Urbanistica della Regione Puglia e dal SUNIA (storica sigla sindacale a tutela degli inqulini) monitorerà, con l'istituzione di uno Sportello, momentaneamente in funzione in Piazza del Ferrarese e presso la sede dell'Assessorato Comunale precedentemente menzionato, il fenomeno del disagio abitativo con uno sguardo rivolto al resto della Città Metropolitana, anche alla luce della programmazione PON METRO 2014-2020.
E, in attesa che il nuovo strumento raggiunga la piena operatività, sempre sul fronte abitativo, il 2016 si apre con la buona novella rappresentata dalla realizzazione di 663 nuove case. Di cui 230 da realizzare nei prossimi 2 anni e le restanti 443 da costruire a partire dall'anno appena iniziato. La realizzazione di questo elevato numero di alloggi, rientra nel Piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, recentemente varato dall'attuale Amministrazione Comunale di Bari.
E, in attesa che il nuovo strumento raggiunga la piena operatività, sempre sul fronte abitativo, il 2016 si apre con la buona novella rappresentata dalla realizzazione di 663 nuove case. Di cui 230 da realizzare nei prossimi 2 anni e le restanti 443 da costruire a partire dall'anno appena iniziato. La realizzazione di questo elevato numero di alloggi, rientra nel Piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, recentemente varato dall'attuale Amministrazione Comunale di Bari.