Borse: profondo rosso a Piazza Affari -2%. Brent: nuovi minimi dal 2003

E' nerissima la giornata sui mercati con il brent ai minimi dal 2003 dopo la fine delle sanzioni all'Iran. Resta poi l'incognita Cina in attesa domani del dato sul pil. Provano a ridurre le perdite le borse europee. Francoforte, Parigi e Londra si riportano in parità mentre la discesa del petrolio e i timori di una rallentamento della crescita delle economie tengono banco in mancanza della bussola di Wall Street, chiusa per il Martin Luther King day.

Su Milano (-2%) continuano a pesare le banche, percepite come fragili anche per i ritardi nella bad bank e per il venir meno dell'appeal speculativo legato a possibili aggregazioni tra i dubbi peraltro che le fusioni possano effettivamente rafforzare gli istituti.

In caduta non solo Mps, ancora ferma al ribasso su nuovi minimi, e Carige (-6,5%), ma anche le popolari (Bper -7%, Ubi -6,9%, Banco -6,3%, Bpm -5,2%), i big Unicredit (-5%) e Intesa (-4%) e Mediobanca (-4%). In controtendenza e in rialzo intorno all'1% Moncler, Tenaris e Telecom quest'ultima sull'idea di nuovi acquisti da parte di Vivendi.
Intanto si registra un nuovo calo per le Borse di Asia e Pacifico. A spingere verso il basso i listini ancora una volta i timori per la crescita globale sulla debolezza del petrolio e l'incognita Cina. I mercati guardano al pil cinese (domani) ma anche alle mosse di Bce e Fed. Tokyo che in apertura ha perso oltre il 2%, ha chiuso con -1,12%,

BORSE EUROPEE VIRANO IN ROSSO - Le Borse europee dopo un tentativo di rimbalzo, azzerano i rialzi e, per la gran parte, passano in negativo con il Brent ai minimi dal 2003. Milano si appesantisce ancora con il Ftse Mib che perde il 2,8% a 18.663 punti. Sospese Mps, Saipem, Bper, Bpm, Ubi Banca, Intesa, Banco Popolare, Mediaset. In un listino completamente in rosso resistono Telecom (+0,3%) e Moncler (+0,96%). Tra le altre Piazze Londra cede lo 0,08%, Francoforte lo 0,28%, Parigi lo 0,46%.


ALLARME DELLA CONSOB - Sul titolo Mps, oggetto di forti cali in Borsa, "ci sono mani italiane ed estere. A fine giornata vedremo chi ha venduto": così il presidente della Consob, Giuseppe Vegas a margine della presentazione del rapporto sulla corporate governance. "Stiamo facendo un monitoraggio su Mps e sulle altre banche perchè ci sono stati dei problemi" ha precisato Vegas. E sul titolo del Monte dei Paschi, in particolare, "visto che le perdite hanno superato la soglia del 10% - ha aggiunto - abbiamo ritenuto di mettere uno stop alle vendite allo scoperto". Il presidente della Consob ha quindi spiegato che il blocco è stato fatto per un solo giorno perchè questa è la regolamentazione europea, "non possiamo fare diversamente". "Sul titolo - ha sottolineato - ci sono mani straniere e mani italiane, come sempre accade, stiamo indagando, vedremo a fine a giornata che effettivamente ha venduto".

MPS, CONFERMIAMO STABILITA'
- ''Confermiamo la stabilità economica e finanziaria della Banca, evidenziata dai risultati degli Srep, e il miglioramento della gestione operativa come da risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2015. La flessione del titolo è avvenuta in assenza di eventi gestionali idonei a giustificare tale andamento''. Lo dichiara l'ad di Mps Fabrizio Viola sul crollo del titolo oggi in Borsa, segnalando ''con riferimento alla gestione e cessione degli NPL'' che ''ci stiamo in particolare concentrando per ottenere risultati anche migliori rispetto al Piano". A commento del ''recente andamento negativo dei titoli di tutto il comparto bancario, ed in particolare del titolo Mps'', Viola sottolinea che ''il nostro piano industriale è confermato e lo stiamo portando avanti in linea con quanto presentato agli investitori e alle autorità di vigilanza, anche con riferimento alla gestione e cessione degli NPL dove ci stiamo in particolare concentrando per ottenere risultati anche migliori rispetto al piano". I risultati del quarto trimestre 2015 saranno comunicati il 5 febbraio prossimo.

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