BARI - Anche se il vero freddo non è ancora arrivato, sulle strade montane è già in corso l’obbligo di circolazione con pneumatici invernali o catene da neve a bordo. Eppure, gli automobilisti che rispettano queste prescrizioni sono solo una minoranza.
Nonostante la maggior facilità di accesso alle informazioni, sono ancora molti gli automobilisti che scelgono volontariamente di non effettuare il cambio stagionale delle gomme, obbligatorio a partire dalla metà del mese di novembre sui tratti individuati da enti proprietari e gestori di strade. Nel nostro Paese, per le ragioni geografiche, si tratta ovviamente di un tema che interessa particolarmente gli abitanti delle zone settentrionali e montane, più esposti ai rischi del clima rigido tipico dell’inverno, con neve, forti piogge e gelate mattutine o serali. Eppure, una recente indagine di Goodyear rivela che ci sono ancora molti passi da compiere verso la completa sicurezza stradale.
Dribblare il divieto. La famosa compagnia ha infatti lanciato un sondaggio tra gli italiani del Nord, da cui emergono immediatamente alcuni elementi su cui riflettere: innanzitutto, nove intervistati su dieci conoscono le gomme invernali, ma solo il 59 per cento è informato sul periodo di validità dell’obbligo imposto dal Codice della Strada (che, ricordiamo, vige dal 15 novembre al 15 aprile), e la metà di loro ammette di aver viaggiato anche in estate con pneumatici invernali, con tutti i rischi che derivano dall’utilizzo di prodotti realizzati per sollecitazioni completamente differenti (la mescola morbida, ad esempio, mal si adatta al caldo di agosto). Ancora, scoraggia vedere come il 47 per cento degli automobilisti non conosca i tratti caratteristici delle gomme invernali, ovvero la marcatura M+S sulla spalla o, per i prodotti più recenti e specificamente pensati per il freddo, il pittogramma alpino con le tre vette e il fiocco di neve stilizzato.
Mettersi al sicuro. Gli pneumatici rappresentano uno degli elementi più importanti per garantire una guida sicura, e l’automobilista può seguire alcune regole base per tenerli al meglio, come appunto fare attenzione alla stagionalità : le gomme estive hanno una mescola dura, ad esempio, adatta a resistere al caldo dell’asfalto colpito dal sole, mentre come accennato quelle invernali sono più morbide perché non devono cristallizzare per il freddo, ma restare flessibili e riscaldate uniformemente anche in presenza di temperature inferiori ai 7 gradi centigradi. Sbagliare il “clima” comporta un aumento dei rischi, come l’aumento dello spazio di frenata o l’effetto slittamento su terreni “infidi”. Anche per questo aziende diventa decisivo il supporto di aziende come Euroimport Pneumatici, leader nel commercio online di pneumatici, che possono rappresentare un’ancora di salvezza per gli automobilisti che necessitano di un cambio gomme e che vogliono, allo stesso tempo, provare a contenerne i costi.
Le regole da seguire col freddo. Torniamo dunque a parlare delle tanto temute ordinanze per la circolazione invernale: lo scorso anno si è chiuso con l’emissione di provvedimenti che hanno interessato quasi la metà dell’intero territorio italiano, e anche questo 2015 si è aperto lungo questa scia, con molte Regioni, Province e Comuni che hanno deciso di intervenire con segnaletica stradale (i famosi cartelli) e informazioni sui principali portali del settore. L’automobilista che al controllo risulta in difetto rischia una contravvenzione che può raggiungere anche i 318 euro. Ecco allora che montare specifici pneumatici invernali diventa, per chi vive o viaggia lungo i tratti “a rischio”, una scelta anche di risparmio economico, oltre che di garanzia di sicurezza: la mescola a base di silice e la struttura e il design del battistrada (con lamelle e scanalature più numerose e profonde) sono gli elementi distintivi, in grado di assicurare più aderenza anche su fondi dissestati, nonché una mobilità superiore rispetto alle catene. E, nonostante quanto spesso si senta dire in giro, non ci sono particolari effetti sulla velocità : l’unica regola, oltre al rispetto dei limiti e delle condizioni della strada, è verificare sulla carta di circolazione dell’auto l’indice di velocità Q (di solito pari a 160 chilometri orari), che rappresenta anche il valore massimo che può raggiungere la gomma invernale.
Approfondimenti:
Modelli e costi per il cambio dei pneumatici m+s
ORDINANZE INVERNALI REGIONE PER REGIONE
Nonostante la maggior facilità di accesso alle informazioni, sono ancora molti gli automobilisti che scelgono volontariamente di non effettuare il cambio stagionale delle gomme, obbligatorio a partire dalla metà del mese di novembre sui tratti individuati da enti proprietari e gestori di strade. Nel nostro Paese, per le ragioni geografiche, si tratta ovviamente di un tema che interessa particolarmente gli abitanti delle zone settentrionali e montane, più esposti ai rischi del clima rigido tipico dell’inverno, con neve, forti piogge e gelate mattutine o serali. Eppure, una recente indagine di Goodyear rivela che ci sono ancora molti passi da compiere verso la completa sicurezza stradale.
Dribblare il divieto. La famosa compagnia ha infatti lanciato un sondaggio tra gli italiani del Nord, da cui emergono immediatamente alcuni elementi su cui riflettere: innanzitutto, nove intervistati su dieci conoscono le gomme invernali, ma solo il 59 per cento è informato sul periodo di validità dell’obbligo imposto dal Codice della Strada (che, ricordiamo, vige dal 15 novembre al 15 aprile), e la metà di loro ammette di aver viaggiato anche in estate con pneumatici invernali, con tutti i rischi che derivano dall’utilizzo di prodotti realizzati per sollecitazioni completamente differenti (la mescola morbida, ad esempio, mal si adatta al caldo di agosto). Ancora, scoraggia vedere come il 47 per cento degli automobilisti non conosca i tratti caratteristici delle gomme invernali, ovvero la marcatura M+S sulla spalla o, per i prodotti più recenti e specificamente pensati per il freddo, il pittogramma alpino con le tre vette e il fiocco di neve stilizzato.
Mettersi al sicuro. Gli pneumatici rappresentano uno degli elementi più importanti per garantire una guida sicura, e l’automobilista può seguire alcune regole base per tenerli al meglio, come appunto fare attenzione alla stagionalità : le gomme estive hanno una mescola dura, ad esempio, adatta a resistere al caldo dell’asfalto colpito dal sole, mentre come accennato quelle invernali sono più morbide perché non devono cristallizzare per il freddo, ma restare flessibili e riscaldate uniformemente anche in presenza di temperature inferiori ai 7 gradi centigradi. Sbagliare il “clima” comporta un aumento dei rischi, come l’aumento dello spazio di frenata o l’effetto slittamento su terreni “infidi”. Anche per questo aziende diventa decisivo il supporto di aziende come Euroimport Pneumatici, leader nel commercio online di pneumatici, che possono rappresentare un’ancora di salvezza per gli automobilisti che necessitano di un cambio gomme e che vogliono, allo stesso tempo, provare a contenerne i costi.
Le regole da seguire col freddo. Torniamo dunque a parlare delle tanto temute ordinanze per la circolazione invernale: lo scorso anno si è chiuso con l’emissione di provvedimenti che hanno interessato quasi la metà dell’intero territorio italiano, e anche questo 2015 si è aperto lungo questa scia, con molte Regioni, Province e Comuni che hanno deciso di intervenire con segnaletica stradale (i famosi cartelli) e informazioni sui principali portali del settore. L’automobilista che al controllo risulta in difetto rischia una contravvenzione che può raggiungere anche i 318 euro. Ecco allora che montare specifici pneumatici invernali diventa, per chi vive o viaggia lungo i tratti “a rischio”, una scelta anche di risparmio economico, oltre che di garanzia di sicurezza: la mescola a base di silice e la struttura e il design del battistrada (con lamelle e scanalature più numerose e profonde) sono gli elementi distintivi, in grado di assicurare più aderenza anche su fondi dissestati, nonché una mobilità superiore rispetto alle catene. E, nonostante quanto spesso si senta dire in giro, non ci sono particolari effetti sulla velocità : l’unica regola, oltre al rispetto dei limiti e delle condizioni della strada, è verificare sulla carta di circolazione dell’auto l’indice di velocità Q (di solito pari a 160 chilometri orari), che rappresenta anche il valore massimo che può raggiungere la gomma invernale.
Approfondimenti:
Modelli e costi per il cambio dei pneumatici m+s
ORDINANZE INVERNALI REGIONE PER REGIONE