BARI - L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che è stato siglato nei giorni scorsi dalla dirigente della ripartizione Servizi alla persona e responsabile dell’Ufficio di Piano del Comune di Bari e dal direttore sanitario della ASL BA il protocollo d’intesa per la costituzione e organizzazione dell’equipe multidisciplinare integrata di Ambito per la prevenzione e contrasto della violenza su donne e minori.
L’accordo prevede che a livello territoriale vengano istituite cinque equipe multidisciplinari costituite da un assistente sociale del Servizio socio-educativo referente del caso, in servizio presso il Municipio di competenza, uno psicologo del Consultorio familiare di competenza e un referente individuato dal Centro antiviolenza presente sul territorio d’ambito.
L’equipe dovrà progettare in maniera condivisa e partecipata tutti gli interventi, a partire da quelli di protezione del minore e della donna. In quest’ottica dovrà essere favorito l’accesso delle vittime a percorsi sanitari, sociali e giudiziari, garantendo il necessario sostegno nelle dinamiche complesse che si possono generare. La progettualità dovrà prevedere non solo il superamento della fase emergenziale, ma anche un possibile percorso di cura e recupero delle vittime, la cui presa in carico sarà integrata in modo da favorire e garantire la costruzione di una rete socio-sanitaria di supporto, con l’eventuale coinvolgimento di operatori del pubblico e del privato sociale.
Inoltre per l’Ambito di Bari verranno individuati un referente per l’amministrazione comunale e un referente per l’ASL BA cui sarà affidato il compito di verificare periodicamente le attività svolte e le criticità emerse nella fase operativa e di rete, di favorire percorsi di formazione degli operatori coinvolti, di promuovere percorsi di collaborazione e integrazione con altri enti coinvolti. I referenti d’ambito organizzeranno incontri periodici della cabina di regia con i rappresentanti dei Servizi socio-educativi e dei Consultori familiari territoriali per la verifica degli interventi realizzati.
Il protocollo d’intesa verrà integrato dal protocollo operativo del progetto A.I.R.A. (Azioni innovative reti antiviolenza) già sottoscritto da Comune e ASL a febbraio del 2013.
“Per l’amministrazione comunale e l’assessorato al Welfare - commenta Francesca Bottalico - è fondamentale sostenere la lotta contro qualsiasi forma di violenza attraverso il potenziamento delle attività esistenti di ascolto, accoglienza e protezione delle vittime, e il lavoro quotidiano svolto dal centro antiviolenza, dai servizi di Pronto intervento sociale, dai segretariati sociali, dai servizi socio-educativi e dal progetto Binario rosa. Quest’anno, inoltre, stiamo avviando un importante lavoro con le agenzie socio-sanitarie grazie all’apertura di nuovi presidi di Binario rosa, alla formazione di personale delle Forze dell’ordine e alla definizione di equipe specializzate, come previsto da quest’ultimo protocollo che contempla la presa in carico integrata e complessiva di ciascuna vittima. Ma è essenziale offrire alle donne anche la possibilità di condurre una nuova vita facilitando il loro reinserimento sociale attraverso strumenti come la mediazione abitativa e le azioni mirate a creare delle occasioni lavorative. Proprio per questo, grazie alla collaborazione con alcune imprese territoriali, nei prossimi mesi saranno attivate dieci borse lavoro rivolte a chi viene seguito dalle strutture territoriali coinvolte”.
L’accordo prevede che a livello territoriale vengano istituite cinque equipe multidisciplinari costituite da un assistente sociale del Servizio socio-educativo referente del caso, in servizio presso il Municipio di competenza, uno psicologo del Consultorio familiare di competenza e un referente individuato dal Centro antiviolenza presente sul territorio d’ambito.
L’equipe dovrà progettare in maniera condivisa e partecipata tutti gli interventi, a partire da quelli di protezione del minore e della donna. In quest’ottica dovrà essere favorito l’accesso delle vittime a percorsi sanitari, sociali e giudiziari, garantendo il necessario sostegno nelle dinamiche complesse che si possono generare. La progettualità dovrà prevedere non solo il superamento della fase emergenziale, ma anche un possibile percorso di cura e recupero delle vittime, la cui presa in carico sarà integrata in modo da favorire e garantire la costruzione di una rete socio-sanitaria di supporto, con l’eventuale coinvolgimento di operatori del pubblico e del privato sociale.
Inoltre per l’Ambito di Bari verranno individuati un referente per l’amministrazione comunale e un referente per l’ASL BA cui sarà affidato il compito di verificare periodicamente le attività svolte e le criticità emerse nella fase operativa e di rete, di favorire percorsi di formazione degli operatori coinvolti, di promuovere percorsi di collaborazione e integrazione con altri enti coinvolti. I referenti d’ambito organizzeranno incontri periodici della cabina di regia con i rappresentanti dei Servizi socio-educativi e dei Consultori familiari territoriali per la verifica degli interventi realizzati.
Il protocollo d’intesa verrà integrato dal protocollo operativo del progetto A.I.R.A. (Azioni innovative reti antiviolenza) già sottoscritto da Comune e ASL a febbraio del 2013.
“Per l’amministrazione comunale e l’assessorato al Welfare - commenta Francesca Bottalico - è fondamentale sostenere la lotta contro qualsiasi forma di violenza attraverso il potenziamento delle attività esistenti di ascolto, accoglienza e protezione delle vittime, e il lavoro quotidiano svolto dal centro antiviolenza, dai servizi di Pronto intervento sociale, dai segretariati sociali, dai servizi socio-educativi e dal progetto Binario rosa. Quest’anno, inoltre, stiamo avviando un importante lavoro con le agenzie socio-sanitarie grazie all’apertura di nuovi presidi di Binario rosa, alla formazione di personale delle Forze dell’ordine e alla definizione di equipe specializzate, come previsto da quest’ultimo protocollo che contempla la presa in carico integrata e complessiva di ciascuna vittima. Ma è essenziale offrire alle donne anche la possibilità di condurre una nuova vita facilitando il loro reinserimento sociale attraverso strumenti come la mediazione abitativa e le azioni mirate a creare delle occasioni lavorative. Proprio per questo, grazie alla collaborazione con alcune imprese territoriali, nei prossimi mesi saranno attivate dieci borse lavoro rivolte a chi viene seguito dalle strutture territoriali coinvolte”.