Taranto, Sportelli a giovani imprenditori: “Pensate fuori da schemi e pregiudizi”
(Luigi Sportelli) |
Mi spiace, tuttavia, doverla contraddire su alcuni punti. Siete “inascoltati”, come lei afferma nella sua nota, perché non vi siete fatti mai sentire dalla Camera di commercio. La sua organizzazione ha numerosi rappresentanti nell’ambito del Consiglio camerale. Da loro non ricordo, e non è agli atti, alcuna delle proposte cui lei fa cenno, ad esempio quella di costituire una Consulta di giovani imprenditori. Proposta che, se fosse pervenuta, sarebbe stata certamente oggetto di positiva discussione e di consequenziale deliberazione.
Per inciso, le rammento che la Camera di commercio non è la casa delle associazioni di categoria, come lei dice, bensì delle imprese. Le associazioni datoriali partecipano democraticamente al processo decisorio ad esclusivo beneficio dei settori economici che rappresentano senza vincolo di mandato. Questo è un punto sostanziale, etico e normativo insieme, che mi auguro lei desideri approfondire. È giovane e spero che pensi ed agisca fuori dai pregiudizi. In questo modo si rinnovano davvero le classi dirigenti: l’avvicendamento è naturale ma, affinché porti miglioramenti e vantaggi alla nostra economia ed alla società, bisogna che non riproponga gli obsoleti schemi precostituiti sin qui applicati.
L’ascolto democratico si costruisce sulla capacità di mettersi in gioco.Con le Istituzioni si dialoga o facendo parte degli Organi che le governano (la sua attuale associazione di riferimento ha, ripeto, diversi consiglieri camerali), oppure proponendo, concretamente e costruttivamente, al di là dell’appartenenza all’una o all’altra organizzazione, idee valide. Cosa che lei non ha mai fatto. Nessuna promessa non mantenuta o stretta di mano, quindi, da parte mia e dell’Ente che presiedo, semplicemente perché non la conosco e non l’homai incontrata.
Invito, dunque, nuovamente lei e il suo direttivo a proporre all’Ente camerale tutto quanto riteniate foriero di sviluppo e, comunque, di cambiamento nell’interesse generale dell’economia tarantina. E auspico lo facciate su un terreno non mediatico, ma di dialogo e di relazione diretta. Ripeto che la porta è aperta, soprattutto ai giovani, se hanno una reale volontà di migliorare le condizioni di contesto e se sentono così forte la responsabilità nei confronti del proprio territorio.”