Le dichiarazioni a muso duro del presidente della Federalberghi, Francesco Caizzi, arrivano a commento della notizia delle autorizzazioni a trivellare al largo delle isole Tremiti, con un ampio spettro di ricerche che investono praticamente tutto il mare Adriaticoda Termoli a Ravenna e, nel mar Ionio, riguardano anche il golfo di Taranto.
“Siamo pronti a ‘scatenare l’inferno’ insieme al nostro governatore – aggiunge Caizzi – ricordando al premier MatteoRenzi che noi seguiremo sempre l’invito evangelico di Gesù Cristo a non gettare le perle ai porci. Salvaguardare la bellezza delle coste della Puglia e la peculiarità del nostro mare, vuol dire tutelare la qualità ambientale e la nostra salute. Vuol dire, soprattutto, puntare sul turismo, sulla pesca e sull'agroalimentare che rappresentano un definitivo volano economico per la ripresa e lo sviluppo dell'intera regione”.
“Gli albergatori e gli imprenditori del turismo – conclude il presidente Caizzi - si associano all’appello di Emiliano al premier Renzi affinché revochi tutte le autorizzazioni siano revocate e appoggiano con sempre maggiore convinzione le proposte referendarie di dieci regioni italiane a difesa del proprio mare. Le trivellazioni non potranno che portare sciagure alla nostra terra, alla nostra salute e alle attività legate al turismo. E questo, apprendiamo con stupore, in cambio semplicemente di una modesta tassa di concessione di 5,19 euro al metro quadrato”.