Unioni civili, sen. d’Ambrosio Lettieri (CoR): primavera dei diritti non si trasformi in inverno della dignità della persona

BARI - “E’ davvero triste dover prendere atto che in tutto questo gran vociare di diritti, i grandi assenti siano proprio quelli da tutelare sopra ogni cosa. E cioè i diritti dei bambini che, a mio parere, non possono essere scambiati con il desiderio degli adulti di vivere ad ogni costo una genitorialità surrogata.

Ritengo che il legislatore non possa e non debba porsi il problema di come appagare questi desideri, ma di come tutelare la dignità di ciascuno, a partire da chi non ha voce, dagli ultimi, dai più deboli.
Stravolgere il significato profondo del matrimonio, dell’adozione e della procreazione non va in questa direzione e non coincide con alcun progresso né sociale, né culturale.

Paradossalmente, invece che mettere in atto per legge meccanismi tali da rafforzare il rispetto delle diversità attraverso il riconoscimento di ogni singola specificità - da cui non si può prescindere a meno che non si dia spazio solo ai propri desideri e agli egoismi di parte – con questo ddl si vorrebbero avallare distorsioni profonde. Tali, da agevolare il proliferare di aberrazioni come gli uteri in affitto e i bambini su ordinazione - ma anche la negazione del diritto del bambino ad avere un padre e una madre - facendo leva su desideri inappagati e situazione di oggettiva debolezza altrui.

Davvero mi auguro che il dibattito prenda un’altra piega. Non vorrei che questa presunta primavera dei diritti si trasformi in un freddissimo inverno della dignità della persona”.
Lo dichiara in una nota il sen. d’Ambrosio Lettieri (CoR).

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