BARI - “I finanziamenti sulle opere dell'ingegno non si mettono a gara. Soprattutto per il caso specifico, già sottoposto a selezione dal Ministero della ricerca e finanziato col PON. La mia proposta riguardava, infatti, la proroga dei contratti di ricerca relativi a quel progetto importantissimo sulla possibile cura delle malattie neuro-degenerative già selezionato dal Ministero e non da Amati. È così difficile leggere le carte?".
Lo dichiara il Consigliere regionale, Fabiano Amati rispondendo alle reiterate polemiche accese sull'emendamento "ricerca" al bilancio di previsione.
"Non c'è nessun dubbio che non spetti ad Amati decidere a quale tipo di ricerca indirizzare i fondi regionali. Alla condizione ovvia , però, che non ci sia alcun dubbio sul fatto che spetti ad Amati - e agli altri colleghi - il diritto di presentare una proposta di destinazione fondi al Consiglio regionale, per farla divenire - eventualmente - la decisione di tutti. Ciò lo dico per difendere in particolare le prerogative dei Consiglieri regionali che mi attaccano ingiustificatamente: se passasse la loro idea totalitaria, infatti, a nessun consigliere sarebbe consentito proporre alcunché. Per la prossima volta, pertanto, e se credono nella ricerca per curare le malattie, consiglio ai colleghi del M5S di non limitarsi ad ostacolare le iniziative altrui, ma di fare le proprie. Insomma, meno emendamenti Pro Loco ad personam e più proposte per i dolori delle persone. Per me finisce qui. La polemica è durata sin troppo".
Lo dichiara il Consigliere regionale, Fabiano Amati rispondendo alle reiterate polemiche accese sull'emendamento "ricerca" al bilancio di previsione.
"Non c'è nessun dubbio che non spetti ad Amati decidere a quale tipo di ricerca indirizzare i fondi regionali. Alla condizione ovvia , però, che non ci sia alcun dubbio sul fatto che spetti ad Amati - e agli altri colleghi - il diritto di presentare una proposta di destinazione fondi al Consiglio regionale, per farla divenire - eventualmente - la decisione di tutti. Ciò lo dico per difendere in particolare le prerogative dei Consiglieri regionali che mi attaccano ingiustificatamente: se passasse la loro idea totalitaria, infatti, a nessun consigliere sarebbe consentito proporre alcunché. Per la prossima volta, pertanto, e se credono nella ricerca per curare le malattie, consiglio ai colleghi del M5S di non limitarsi ad ostacolare le iniziative altrui, ma di fare le proprie. Insomma, meno emendamenti Pro Loco ad personam e più proposte per i dolori delle persone. Per me finisce qui. La polemica è durata sin troppo".