BARLETTA - Sono stati sorpresi a spacciare cocaina in piena notte e per questo sono finiti nei guai.
Dovranno difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 31enne ed un 28enne, entrambi di Barletta, già noti alle forze dell’ordine, arrestati in quel centro dai Carabinieri della Stazione.
I militari, durante il corso di un servizio mirato a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato, in via De Nicola, un gruppo di giovani che si scambiavano qualcosa. Alla vista della pattuglia, il gruppo si è sciolto, nel tentativo di far perdere le tracce.
Tale comportamento ha insospettito i Carabinieri, che li hanno inseguiti riuscendo a fermarne due. Presto i sospetti si sono tramutati in certezze, atteso che, perquisiti, sono stati trovati in possesso di 11 dosi di cocaina per un peso di 5 grammi complessivi, nonché 150 euro, in banconote di piccolo taglio, che ritenute provento dell’illecita attività di spaccio sono state sequestrate unitamente allo stupefacente. Inevitabili, a questo punto le manette ai polsi dei due spacciatori.
La Procura della Repubblica di Trani ha disposto il trasferimento in carcere per il più grande e gli arresti domiciliari per l’altro.
I militari, durante il corso di un servizio mirato a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato, in via De Nicola, un gruppo di giovani che si scambiavano qualcosa. Alla vista della pattuglia, il gruppo si è sciolto, nel tentativo di far perdere le tracce.
Tale comportamento ha insospettito i Carabinieri, che li hanno inseguiti riuscendo a fermarne due. Presto i sospetti si sono tramutati in certezze, atteso che, perquisiti, sono stati trovati in possesso di 11 dosi di cocaina per un peso di 5 grammi complessivi, nonché 150 euro, in banconote di piccolo taglio, che ritenute provento dell’illecita attività di spaccio sono state sequestrate unitamente allo stupefacente. Inevitabili, a questo punto le manette ai polsi dei due spacciatori.
La Procura della Repubblica di Trani ha disposto il trasferimento in carcere per il più grande e gli arresti domiciliari per l’altro.