BARI - «L’Area metropolitana di Bari va intesa come un’occasione da cogliere per ripensare dal punto di vista della progettazione, programmazione e pianificazione l’Area Vasta per giungere a una gestione policentrista del governo del territorio, abbandonando l’idea della semplice somma di 41 comuni». Così ha dichiarato Beppe Fragasso, presidente di ANCE Bari e BAT, oggi intervenuto al convegno intitolato Area metropolitana di Bari e sviluppo territoriale, organizzato dalla Cisl nella Sala Conferenze dell’Università Aldo Moro.
«Fondamentale, in tal senso, è lo sviluppo della costa, non solo verso le aree più interne e in direzione di Matera, protagonista della scena europea fino al 2019, ma anche come rete con il Montenegro e l’Albania, distanti dalla Puglia solo per quel tratto di mare Adriatico che può diventare una ‘pianura liquida’ da attraversare. Da ricordare, infine, che saranno tra gli 8 e i 10 miliardi di euro le risorse da spendere fino al 2020 destinate prevalentemente a opere infrastrutturali, ferroviarie, stradali ed edili in generale, che auspichiamo possano essere allocate nel rispetto della legalità e della par condicio per favorire la crescita dell’occupazione oltre che il know how e la qualità delle imprese» - ha aggiunto.
