BARI - “Contro la crisi del latte in Italia, in un contesto europeo in cui la produzione continua ad aumentare e il prezzo continua a scendere, l’unica soluzione è regolamentare il mercato introducendo delle ‘quote camaleonte’, ovvero dei limiti quantitativi che, rispetto al passato, siano modulabili in base alle oscillazioni di domanda e offerta. Una misura a cui vanno affiancati strumenti di aggregazione, come le Organizzazioni di Produttori (Op) e Organizzazioni Interprofessionali (Oi), e di fidelizzazione del consumatore come l’etichetta chiara e trasparente che garantisca la tracciabilità del latte italiano”. È la proposta lanciata dai deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura commentando le dichiarazioni del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, a margine del convegno “La sfida competitività per il Latte italiano” tenutosi a Palazzo Madama.
“Il ministro Martina ha annunciato che giovedì presenterà a Bruxelles un position paper per far fronte alla crisi del settore lattiero-caseario – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – I dati di oggi mostrano che per le aziende più piccole, che in Italia rappresentano il 48% del totale, è impossibile reggere i livelli di competitività in ambito europeo, dove la produzione è ulteriormente aumentata (dall’11% al 13% nel 2015), se non è la politica a regolamentare il mercato, come sostenuto più volte in nostre molte risoluzioni. Oltre ad iniziative in ambito comunitario – prosegue L’Abbate (M5S) – il ministro non dimentichi la ‘spada di Damocle’ di Lactalis, la multinazionale che, dopo un’estenuante trattativa, ha concesso un accordo agli allevatori italiani sul prezzo del latte che è in scadenza il prossimo 31 marzo e che rischia di riaprire un nuovo capitolo di sofferenza per il settore”.
“Il ministro Martina ha annunciato che giovedì presenterà a Bruxelles un position paper per far fronte alla crisi del settore lattiero-caseario – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – I dati di oggi mostrano che per le aziende più piccole, che in Italia rappresentano il 48% del totale, è impossibile reggere i livelli di competitività in ambito europeo, dove la produzione è ulteriormente aumentata (dall’11% al 13% nel 2015), se non è la politica a regolamentare il mercato, come sostenuto più volte in nostre molte risoluzioni. Oltre ad iniziative in ambito comunitario – prosegue L’Abbate (M5S) – il ministro non dimentichi la ‘spada di Damocle’ di Lactalis, la multinazionale che, dopo un’estenuante trattativa, ha concesso un accordo agli allevatori italiani sul prezzo del latte che è in scadenza il prossimo 31 marzo e che rischia di riaprire un nuovo capitolo di sofferenza per il settore”.