di Nicola Zuccaro - Un polo di aggregazione sociale - finalizzato nel stare insieme - ma soprattutto, considerata la fruibilità dei servizi, un polo di aggregazione culturale che restituisce alla Città di Bari il suo ruolo di capoluogo regionale. E' la linea di pensiero disegnata
per il progetto di riqualificazione della ex Caserma Rossani. Una delle testimonianze dell'architettura militare, ubicate nel centro cittadino, sarà oggetto di un bando di gara il cui costo complessivo dei lavori ammonterà a 10 miloni di euro (di cui 7milioni e 400 destinati ai lavori della durata di 2 anni) che consisterà nel trasformare gli edifici A ed F da ambienti cupi (tipici di una caserma) in ambienti luminosi nei quali avrà definitivamente sede il Polo Bibliotecario Regionale.
Dopo l'affidamento dei lavori da parte di Invitalia - società con sede in Roma che fungerà da stazione appaltante - si passerà alla fase successiva, che consisterà nel recupero delle aree verdi e degli spazi attigui, un tempo sede del poligono di tiro e di altre attività addestrative. Ma c'è di più. Quanto annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati generali del progetto rientra in un progetto ben più vasto e articolato che riguarderà il recupero del Teatro Piccinni, dei Giardini di Isabella d'Aragona.
La riqualificazione di questi storici insediamenti culturali, unitamente al rilancio dell'Ex Manifattura dei tabacchi (da una settimana, Neo Sede del CNR Puglia) e del Margherita (destinato a Polo delle Arti Contemporanee) dovranno contribuire a rendere Bari, una città europea, come auspica il sindaco Antonio Decaro.
IL PROGETTO - “Oggi presentiamo il progetto definitivo del Polo bibliotecario regionale nella ex Caserma Rossani che sarà oggetto di un appalto integrato - ha esordito il sindaco Antonio Decaro -. Questa è per la città di Bari e per l’intera regione un’opera straordinaria che riqualifica e valorizza uno dei più importanti edifici simbolo dell’architettura militare e lo restituisce alla fruizione collettiva con molteplici funzioni, innovative dal punto di vista culturale e sociale. La ex Caserma Rossani diventerà, grazie anche a questo intervento, uno dei più grandi poli culturali del Paese, uno spazio pubblico attraversato non solo dai baresi ma anche da tutti i cittadini che frequentano Bari per svariati motivi. Potremo finalmente dire che Bari, grazie a questa opera e ad altri interventi che stiamo realizzando su tutta la città, come il Cnr nella ex Manifattura Tabacchi o il Polo delle arti contemporanee nel teatro Margherita e nell’immobile dell’ex Mercato del Pesce, entrerà presto in una dimensione europea. Per dare corpo a questa visione la Regione Puglia, che ringrazio ancora una volta, ha deciso già da tempo di investire quasi 10 milioni di euro sulla nuova vita della Rossani. Un progetto per cui abbiamo scelto le migliori professionalità da affiancare al gruppo di progettazione interno, coinvolgendo l’architetto Fabbri, professionista che si è occupata anche del restauro del teatro La Fenice di Venezia, e la dottoressa Agnoli, esperta di progettazione di biblioteche, per ciò che riguarda la parte legata alla funzionalità dell’opera. Infatti, oltre ad ospitare la classica biblioteca, questo luogo avrà al suo interno la mediateca, un caffè letterario, laboratori polifunzionali e ambienti fruibili da tutti. Una progettazione innovativa è fondamentale perché noi vogliamo che questo diventi uno spazio dove non solo si possa leggere e studiare, ma innanzitutto stare insieme e generare energie creative. Tutte le opere che stiamo realizzando nella ex Caserma Rossani vanno in questa direzione, quella della creatività e dello stare insieme. Ci auguriamo a questo proposito di concludere presto le procedure per definire il futuro trasferimento in altri edifici dell’area della Caserma, dell’Accademia delle belle arti di Bari e degli istituti superiori artistici cittadini. In questo lavoro il Comune di Bari, oltre alla Regione, ha un partner importante che è Invitalia, una struttura dello Stato che segue tutte le procedure. Ci auguriamo entro la fine del mandato di poter restituire alla città l’intero spazio riqualificato, ieri abbiamo definito gli ultimi dettagli per il progetto del parco redatto dall’architetto Fuksas che andrà in gara nei prossimi mesi mentre procedono i lavori di riqualificazione per la realizzazione dell’Urban Center”.
“L’importo complessivo del finanziamento è di circa 9milioni 700mila euro di cui 7milioni e 400mila euro per lavori - ha dichiarato Giuseppe Galasso -. Parliamo di un importo significativo per il quale sono stati previsti in fase di progetto 2 anni di tempo per l’esecuzione dei lavori, un tempo serrato che ci permetterà di veder nascere e finire quest’opera nel corso di questo mandato. L’avanzamento dei lavori sarà pari a circa trecentomila euro al mese. L’edificio più grande sul quale si interverrà è la ‘Casermetta’, contraddistinta in pianta dalla lettera F, un edificio originariamente destinato a depositi militari, spazio per l’allenamento del tiro e camere per i militari. Un immobile composto da tredici campate, originariamente di 3000 mq che al termine dei lavori si estenderà su 3500 mq aumentando la superficie di calpestio senza incrementi della cubatura. Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti. Gli spazi saranno modulati così da assolvere a diverse funzioni: oltre a biblioteca e mediateca, anche emeroteca, sale proiezioni, caffè letterario e spazi per i più piccoli. La ex palazzina Comando, contraddistinta dalla lettera A, si estende invece su 1500 mq e ospiterà sale studio e uffici, laboratori e sale per il personale”.
“Riuso, riqualificazione e rigenerazione sono parole chiave per lo sviluppo urbano - ha commentato Carla Tedesco - su cui stiamo orientando tutte le operazioni di questa amministrazione. Oggi siamo qui per presentare un intervento complesso che per dimensioni, rilevanza del sito e per la sua per collocazione nel cuore della città, assume una valenza straordinaria. Possiamo affermare che questo è il tassello fondativo dell’intera operazione di riqualificazione dell’area della ex Caserma Rossani. Parliamo di un’area di 8 ettari e di un complesso importante con migliaia di metri quadri di edifici storici che saranno interessati da un restauro conservativo perché sottoposti a vincolo della Soprintendenza. Questa è una porzione della città che rappresenta un sistema insediativo vero e proprio, fatto di edifici e di spazi aperti in cui il verde è parte integrante delle regole con cui è stato costruito, quelle proprie dell’architettura militare di inizio secolo con cui sono state edificate in tutta Italia caserme di vario tipo. L’intervento che realizzeremo assolverà ad una funzione sovralocale, poiché la biblioteca sarà Polo bibliotecario regionale, dotato di una rilevanza che va ben oltre la dimensione urbana. Se siamo arrivati fin qui, se oggi abbiamo idee chiare sulle funzioni e sulla destinazione di questo grande spazio pubblico da restituire alla fruizione collettiva, è anche grazie al percorso partecipato che abbiamo voluto attivare con i cittadini per un intervento che, è bene ricordarlo, è a regia pubblica”.
“Il Polo bibliotecario regionale presso l’ex caserma Rossani - ha concluso Silvia Pellegrini - finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Beni e Attività culturali”, a valere su risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, concretizza un intervento strategico per il territorio regionale pugliese sotto molteplici punti di vista: realizza una delle misure ricomprese nell’accordo stesso e destinate alla riqualificazione e potenziamento del sistema bibliotecario regionale e all’allestimento del sistema archivistico, al fine di assicurarne la fruizione e valorizzazione; completa l’offerta culturale della città di Bari e dell’area metropolitana, già avviata attraverso la valorizzazione di altri complessi monumentali quali il teatro Piccinni, i giardini Isabella d’Aragona ed il Polo delle Arti contemporanee (teatro Margherita ed ex Mercato del pesce); consolida i rapporti di leale collaborazione e cooperazione tra la città metropolitana e la Regione Puglia che hanno nel Patto di Bari e nell’Accordo 112 del Codice dei Beni culturali e relativi protocolli di attuazione un significativo punto di snodo”.
Dopo l'affidamento dei lavori da parte di Invitalia - società con sede in Roma che fungerà da stazione appaltante - si passerà alla fase successiva, che consisterà nel recupero delle aree verdi e degli spazi attigui, un tempo sede del poligono di tiro e di altre attività addestrative. Ma c'è di più. Quanto annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati generali del progetto rientra in un progetto ben più vasto e articolato che riguarderà il recupero del Teatro Piccinni, dei Giardini di Isabella d'Aragona.
La riqualificazione di questi storici insediamenti culturali, unitamente al rilancio dell'Ex Manifattura dei tabacchi (da una settimana, Neo Sede del CNR Puglia) e del Margherita (destinato a Polo delle Arti Contemporanee) dovranno contribuire a rendere Bari, una città europea, come auspica il sindaco Antonio Decaro.
IL PROGETTO - “Oggi presentiamo il progetto definitivo del Polo bibliotecario regionale nella ex Caserma Rossani che sarà oggetto di un appalto integrato - ha esordito il sindaco Antonio Decaro -. Questa è per la città di Bari e per l’intera regione un’opera straordinaria che riqualifica e valorizza uno dei più importanti edifici simbolo dell’architettura militare e lo restituisce alla fruizione collettiva con molteplici funzioni, innovative dal punto di vista culturale e sociale. La ex Caserma Rossani diventerà, grazie anche a questo intervento, uno dei più grandi poli culturali del Paese, uno spazio pubblico attraversato non solo dai baresi ma anche da tutti i cittadini che frequentano Bari per svariati motivi. Potremo finalmente dire che Bari, grazie a questa opera e ad altri interventi che stiamo realizzando su tutta la città, come il Cnr nella ex Manifattura Tabacchi o il Polo delle arti contemporanee nel teatro Margherita e nell’immobile dell’ex Mercato del Pesce, entrerà presto in una dimensione europea. Per dare corpo a questa visione la Regione Puglia, che ringrazio ancora una volta, ha deciso già da tempo di investire quasi 10 milioni di euro sulla nuova vita della Rossani. Un progetto per cui abbiamo scelto le migliori professionalità da affiancare al gruppo di progettazione interno, coinvolgendo l’architetto Fabbri, professionista che si è occupata anche del restauro del teatro La Fenice di Venezia, e la dottoressa Agnoli, esperta di progettazione di biblioteche, per ciò che riguarda la parte legata alla funzionalità dell’opera. Infatti, oltre ad ospitare la classica biblioteca, questo luogo avrà al suo interno la mediateca, un caffè letterario, laboratori polifunzionali e ambienti fruibili da tutti. Una progettazione innovativa è fondamentale perché noi vogliamo che questo diventi uno spazio dove non solo si possa leggere e studiare, ma innanzitutto stare insieme e generare energie creative. Tutte le opere che stiamo realizzando nella ex Caserma Rossani vanno in questa direzione, quella della creatività e dello stare insieme. Ci auguriamo a questo proposito di concludere presto le procedure per definire il futuro trasferimento in altri edifici dell’area della Caserma, dell’Accademia delle belle arti di Bari e degli istituti superiori artistici cittadini. In questo lavoro il Comune di Bari, oltre alla Regione, ha un partner importante che è Invitalia, una struttura dello Stato che segue tutte le procedure. Ci auguriamo entro la fine del mandato di poter restituire alla città l’intero spazio riqualificato, ieri abbiamo definito gli ultimi dettagli per il progetto del parco redatto dall’architetto Fuksas che andrà in gara nei prossimi mesi mentre procedono i lavori di riqualificazione per la realizzazione dell’Urban Center”.
“L’importo complessivo del finanziamento è di circa 9milioni 700mila euro di cui 7milioni e 400mila euro per lavori - ha dichiarato Giuseppe Galasso -. Parliamo di un importo significativo per il quale sono stati previsti in fase di progetto 2 anni di tempo per l’esecuzione dei lavori, un tempo serrato che ci permetterà di veder nascere e finire quest’opera nel corso di questo mandato. L’avanzamento dei lavori sarà pari a circa trecentomila euro al mese. L’edificio più grande sul quale si interverrà è la ‘Casermetta’, contraddistinta in pianta dalla lettera F, un edificio originariamente destinato a depositi militari, spazio per l’allenamento del tiro e camere per i militari. Un immobile composto da tredici campate, originariamente di 3000 mq che al termine dei lavori si estenderà su 3500 mq aumentando la superficie di calpestio senza incrementi della cubatura. Nel corso della riqualificazione saranno realizzati soppalchi e ballatoi e utilizzate nuove coperture che consentiranno di rendere gli ambienti molto più luminosi, anche grazie ad una serie di aperture previste nelle coperture e nelle pareti. Gli spazi saranno modulati così da assolvere a diverse funzioni: oltre a biblioteca e mediateca, anche emeroteca, sale proiezioni, caffè letterario e spazi per i più piccoli. La ex palazzina Comando, contraddistinta dalla lettera A, si estende invece su 1500 mq e ospiterà sale studio e uffici, laboratori e sale per il personale”.
“Riuso, riqualificazione e rigenerazione sono parole chiave per lo sviluppo urbano - ha commentato Carla Tedesco - su cui stiamo orientando tutte le operazioni di questa amministrazione. Oggi siamo qui per presentare un intervento complesso che per dimensioni, rilevanza del sito e per la sua per collocazione nel cuore della città, assume una valenza straordinaria. Possiamo affermare che questo è il tassello fondativo dell’intera operazione di riqualificazione dell’area della ex Caserma Rossani. Parliamo di un’area di 8 ettari e di un complesso importante con migliaia di metri quadri di edifici storici che saranno interessati da un restauro conservativo perché sottoposti a vincolo della Soprintendenza. Questa è una porzione della città che rappresenta un sistema insediativo vero e proprio, fatto di edifici e di spazi aperti in cui il verde è parte integrante delle regole con cui è stato costruito, quelle proprie dell’architettura militare di inizio secolo con cui sono state edificate in tutta Italia caserme di vario tipo. L’intervento che realizzeremo assolverà ad una funzione sovralocale, poiché la biblioteca sarà Polo bibliotecario regionale, dotato di una rilevanza che va ben oltre la dimensione urbana. Se siamo arrivati fin qui, se oggi abbiamo idee chiare sulle funzioni e sulla destinazione di questo grande spazio pubblico da restituire alla fruizione collettiva, è anche grazie al percorso partecipato che abbiamo voluto attivare con i cittadini per un intervento che, è bene ricordarlo, è a regia pubblica”.
“Il Polo bibliotecario regionale presso l’ex caserma Rossani - ha concluso Silvia Pellegrini - finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Beni e Attività culturali”, a valere su risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, concretizza un intervento strategico per il territorio regionale pugliese sotto molteplici punti di vista: realizza una delle misure ricomprese nell’accordo stesso e destinate alla riqualificazione e potenziamento del sistema bibliotecario regionale e all’allestimento del sistema archivistico, al fine di assicurarne la fruizione e valorizzazione; completa l’offerta culturale della città di Bari e dell’area metropolitana, già avviata attraverso la valorizzazione di altri complessi monumentali quali il teatro Piccinni, i giardini Isabella d’Aragona ed il Polo delle Arti contemporanee (teatro Margherita ed ex Mercato del pesce); consolida i rapporti di leale collaborazione e cooperazione tra la città metropolitana e la Regione Puglia che hanno nel Patto di Bari e nell’Accordo 112 del Codice dei Beni culturali e relativi protocolli di attuazione un significativo punto di snodo”.