Francavilla Fontana: intervista al consigliere comunale Antonio Camarda (Noi ci Siamo)

di Alessandro Nardelli - Il giovane Consigliere Comunale di Francavilla Fontana, Antonio Camarda, del Movimento civico “Noi ci Siamo”, si racconta, parlandoci dei diciotto mesi dell’amministrazione Bruno, di cosa rappresenta il progetto “Noi ci Siamo” e dell’esperienza del civismo, e di quali saranno le sue prospettive future.

1) Come puoi definire questi diciotto mesi di amministrazione Bruno?  Quali sono i punti di forza  e cosa secondo te si può migliorare? Alla luce del trambusto avvenuto recentemente, quali sono le prospettive future?
1) In questi diciotto mesi abbiamo avuto modo di conoscere meglio quella che è la macchina amministrativa, perché un conto è fare politica al di fuori e un conto è farla nel Palazzo. E’ stato un periodo di trambusti, ricco di vari scenari e di cambiamenti, però il Movimento “Noi ci Siamo”, che rappresento in Consiglio Comunale, è sempre rimasto fedele alla linea del programma del “Patto del Cambiamento” a cui il movimento ha dato un contributo notevole e di spessore. Quindi noi abbiamo continuato e dato nuovamente fiducia a Maurizio Bruno.

Nei prossimi mesi saranno rifatte le strade, saranno avviati i lavori al Palazzetto dello Sport, e quindi non potevamo staccare la spina in questo momento particolare. Bisogna andare avanti, stringendo i denti ed essere responsabili, e penso che come Movimento abbiamo dato senso di responsabilità, non abbiamo chiesto ancora una volta assessorati, perché la nostra voglia e volontà di fare politica si basa sui programmi, sugli obiettivi e sulle prospettive.

2) Come si è evoluto in questi mesi il progetto “Noi ci Siamo”?
2) Il progetto “Noi ci Siamo” si è sviluppato anche in altri paesi del brindisino, come Latiano, Torre Santa Susanna e Brindisi e del tarantino come Avetrana. A Latiano siamo stati determinanti per la vittoria del candidato sindaco Mino Maiorano e devo fare veramente gli elogi al giovane Tommaso Maiorano, che ha saputo costruire una lista forte che ha portato sul comune di Latiano due consiglieri comunali e un assessore, a dimostrazione del fatto che le civiche e il civismo risultano determinanti e vincenti, perché si dà spazio e voce ai Cittadini. Si parte dalla base per costruire programmi, progetti e innovazione.  Noi stiamo continuando a fare rete tra i movimenti civici  sia di Brindisi che del tarantino, e ci saranno nuovi scenari che non sto qui a svelare perché la Federazione Alto Salento, che è questo raggruppamento  tra Movimenti civici locali che raggruppa anche amministratori che rappresentano tali Movimenti, crescerà e ci saranno anche dei cambiamenti significativi. Avremo una trasformazione, continuando questo percorso che parte dalla base.

3) Qual è secondo te la differenza tra una militanza attiva in un Partito e l’Esperienza Civica?
3) Io penso che i partiti siano importanti, però in questa delicata fase storica,  se un giovane e anche tutte le vecchie generazioni deluse dai partiti, vogliono farsi strada,  le palestre dalle quali si può ripartire a fare politica sono appunto i Movimenti civici. Io noto ad esempio il percorso fatto sia con i cittadini che soprattutto con le civiche, dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che infatti ha stravinto grazie e soprattutto all’aiuto delle civiche che gli sono state vicino e che hanno contribuito allo sviluppo dei tavoli, alle Sagre del Programma, che hanno quindi determinato e inciso sul programma della Regione Puglia. Quindi le civiche oggi sono un momento libero, spontaneo e di riflessione, in cui tutti insieme, tutte le classi sociali, tutte le generazioni, si incontrano per fare sana politica. Penso che l’apertura ai cambiamenti dei partiti partiranno dalle civiche, perché i partiti si devono trasformare, si devono aprire. Noi nell’attesa di ciò lavoriamo con le civiche e facciamo appunto unione tra le amministrazioni, perché oggi, lo dico e lo ripeterò sempre, i problemi che ci sono a Ostuni, a Ceglie, a Francavilla, ci devono riguardare, ci dev’essere condivisione dei problemi, e questo le civiche lo possono fare benissimo.

4) Tornando all’esperienza amministrativa francavillese, che cosa ha rappresentato per te questa “missione” da Consigliere Comunale?
4) Per me è stata sempre una “missione” fare politica, perché per me la politica è un mezzo per poter dare voce e per poter fare le cose. In questi diciotto mesi ho appreso molto e ho dato molta incisività su punti importanti, ho sempre detto la mia, non mi sono e non ci siamo mai tirati indietro. E’ questo il nostro modo di lavorare, il nostro modo di fare.  Da qui nasce un modo di fare che vuole essere anche un esempio, perché credo che siamo arrivati a questo traguardo, a questo impegno da uomini liberi e in quanto tali vogliamo continuare a fare questo percorso, crescendo e procedendo passo dopo passo e diventando, con le giuste competenze che sono date appunto dall’esperienza un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono cambiare la nostra comunità, le nostre città e il nostro bellissimo territorio.

5) Per il futuro quali sono i tuoi progetti? Come si vede l’Antonio Camarda politico quando terminerà l’amministrazione Bruno?
5) Non so quello che mi aspetta nel futuro perché realmente si vive sempre nell’incertezza. L’unica certezza che ho è la consapevolezza di quello che stiamo costruendo, perché stiamo cercando di seminare ogni giorno. Non so come mi vedo, penso che insieme ai tanti giovani, alle tante persone che ci seguono, riusciremo a realizzare qualcosa di veramente importante, anche perché penso che con la condivisione, la preparazione,l’umiltà, l’educazione, la gentilezza, si possa veramente arrivare a ridare una nuova sterzata al nostro periodo delicato e di transizione.

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