Ilva e Cerano, M5S chiede alle Asl dati riguardo ai danni sanitari e ambientali prodotti

BARI - I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti, Mario Conca, Marco Galante e Antonella Laricchia fanno sapere di aver inoltrato una richiesta dati alle ASL TA e BR e ai Sindaci dei Comuni di Taranto e Brindisi, per avere una copia degli atti o dei provvedimenti proposti dai Sindaci dal 2006 ad oggi, al fine della tutela della salute pubblica, in ottemperanza alla legge regionale n. 36/84 e ai propri doveri d’ufficio.

“In questi mesi abbiamo più volte interrogato la giunta sul danno sanitario e ambientale nelle due province dove insistono i due siti industriali di interesse nazionale - dichiarano i pentastellati - Emiliano ancora oggi non ci ha dato una risposta esaustiva: è assurdo che si rimanga ancora una volta in silenzio di fronte alla richiesta di salute dei due territori altamente inquinati.”

I cinquestelle fanno sapere di aver inoltre richiesto ulteriori dati al responsabile dello SPESAL della ASL/TA, dott. Cosimo Scarnera, in particolare: il numero delle denunce di malattie professionali pervenute a far data dal 2006 riguardanti i dipendenti Ilva e informazioni riguardo alle indagini svolte dallo Spesal in merito a quanto sopra e i relativi provvedimenti adottati.

“Chiediamo conto al dott. Scarnera, dal momento che la struttura complessa da lui diretta dal 22/6/06 ha il compito istituzionale delicatissimo di tutelare la salute dei lavoratori. Questo, nonostante lo stesso sia stato incaricato nel 2006 con nomina diretta dal DG dell’ASL/TA in probabile violazione dell'art. 18 dell'Accordo collettivo nazionale del 1998-2001.”

Secondo i pentastellati, infatti, il responsabile in questione ad oggi avrebbe quasi maturato, a questo punto probabilmente in maniera abusiva ed illegittima, gli anni di servizio necessari che, paradossalmente, gli consentirebbero di partecipare questa volta a pieno titolo, ad un eventuale concorso per l’assegnazione del ruolo dirigenziale già attualmente occupato. “Ma abbiamo già depositato una apposita interrogazione in merito - concludono -; vogliamo vederci chiaro.”

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