TARANTO - Ancora un presunto caso di inquinamento industriale nella Città dei Due Mari. Scarti dell'Ilva di Taranto nelle gravine e nei crepacci in un'area naturale vicina allo stabilimento con cumuli di rifiuti che avrebbero anche deviato un corso d'acqua naturale: per questo motivo nove persone, tra dirigenti ed ex direttori del siderurgico risultano indagati dalla procura di Taranto.
Secondo l'accusa, dal 2000 ad oggi, l'azienda avrebbe ammassato rifiuti industriali, creando vere e proprie colline alte 45 metri sopra il livello della campagna, accanto alla gravina di Leucaspide, fra Statte e Massafra, zona di particolare valore naturalistico. Indagati, tra gli altri, gli ex direttori dello stabilimento, l'ex direttore tecnico e l'attuale direttore insieme ai responsabili delle discariche che si sono succeduti.
Le accuse sono disastro ambientale doloso, deturpamento di risorse naturali, danneggiamento, getto pericoloso di cose e mancata bonifica.