BorjaValero e Babacar ribaltano lo svantaggio viola per la rete di Brozovic che, nel primo tempo, insacca sotto la traversa dopo un’azione pregevole partita dal croato e passata dai piedi di Kondogbia e quelli Palacio che ha offerto l’assist vincente.
Nonostante la gara di grande sacrificio del numero otto nerazzurro, i padroni di casa dimostrano di essere i favoriti. Sin dai minuti iniziali la manovra viola è pressante grazie alla dinamicità dei centrocampisti di Paulo Sousa che dinanzi al centrocampo avversario può solo sbattere contro la difesa. Bernardeschi è attivo e pimpante ed è sua la prima azione da gol disinnescata da Handanovic. Successivamente è Ilicic ad andare vicino al gol, ma trova un provvidenziale Telles che salva sulla linea.
L’Inter può solo prendere le misure perché proprio a metà commette errori di passaggi, di impostazione, di puntualità nella verticalizzazione (l’unica andata a buon fine è quella della rete di Brozovic). Commette troppi errori.
Per la Fiorentina è più semplice, così, giocare e far girare la palla. Kalinic fa a sportellate con Miranda e lascia spazi a Ilicic, alle incursioni di BorjaValero e Bernardeschi. Solo Tello non è incisivo.
L’Inter, però riesce ad andare in vantaggio per il grande merito di Palacio che per corsa, tecnica e adattamento tattico può insegnare ai suoi compagni di reparto Eder e Icardi. Il neo arrivato è ancora estraneo all’ambiente interista e al capitano, con un centrocampo debole, non arrivano palloni utili.
Prima di rientrare negli spogliatoi Handanovic para un colpo di testa di Vecino. Al rientro in campo il nastro della gara non cambia. L’Inter non cerca di offendere e prova a ribattere le azioni avversarie. Il pressing dei viola sale con il procedere dei minuti. Possono recriminare un rigore per un colpo di mano di Telles. Poi l’ingresso di Zarate per il deludente Tello conferma la voglia di Paulo Sousa di ribaltare la partita. Mancini prova a ravvivare i suoi uomini inserendo Perisic per Eder.
Ma la Fiorentina agguanta il pareggio grazie al colpo di testa di BorjaValero che tocca su un cross di Bernardeschi su cui la retroguardia nerazzurra è impreparata. Il forcing viola sale, ma anche l’arbitro influisce sulla gara. Il secondo giallo e conseguente rosso per Telles è inesistente: il difensore tocca la palla e non la gamba del numero dieci viola. Inevitabilmente la partita cambia direzione. E nei minuti finali dopo un tiro di Zarate la palla deviata da Handanovic rimpalla su Nagatomo e nuovamente sul portiere nerazzurro che smanaccia sul petto di Babacar. E finisce in rete. Il gol è rocambolesco, come rocambolesca e l’Inter e il finale di gara in cui l’arbitro per mantenere l’ordine ricorre a cartellini rossi. A Zarate che perde tempo in pieno recupero e a fischio finale a Kondogbia che applaude per proteste. Il direttore di gara ha gestito male anche il recupero: la palla non tornava dagli spalti per battere il fallo laterale e anziché dare un ulteriore e giusto recupero, proprio per i minuti persi, ha lasciato giocare solo per qualche secondo.
L’Inter è come in un flipper proprio come il gol subito. Mancini è in silenzio stampa, gli obiettivi stagionali si stanno allontanando. La Fiorentina può credere seriamente al posto Champions.