La criminologa Roberta Bruzzone a Casarano

CASARANO - La criminologa Roberta Bruzzone sarà a Casarano venerdì 26 febbraio per partecipare all’iniziativa promossa da Lions Club Casarano “Violenza domestica: la patologia dell’amore”. E’ un fenomeno sommerso, a cui ai numeri ufficiali di denunce sporte, purtroppo non corrisponde una percentuale reale delle violenze subite tra le mura domestiche. Troppo spesso per paura e per vergogna si tende a nascondere i soprusi, gli abusi fisici, sessuali, psicologici, le deprivazioni economiche subite da donne, bambini e anziani o altri soggetti svantaggiati all’interno degli stessi nuclei familiari. Il dibattito avrà lo scopo di sensibilizzare su questo argomento  fornendo strumenti utili a chi quotidianamente vive situazioni di abusi e violenza domestica nel tentativo di abbattere  questo muro di silenzio e terrore.

Con Roberta Bruzzone,  nella sala del Castello De Lorenzi di Casarano, venerdì 26 febbraio alle ore 18.30  ci saranno, tra gli altri: Anna Maria Fasano, magistrato della Corte di Cassazione, Roberto Lupo, ginecologo all’ospedale Ferrari di Casarano, Stefano D’Errico, ricercatore in medicina legale (ASL Lucca), il sindaco di Casarano Gianni Stefàno e il presidente del Lions Club Casarano Giuseppe Nuccio.  Modererà il dibattito la giornalista Cecilia Leo.

Nella sala del Castello ‘De Lorenzi si potranno ammirare gli scatti di Veronica Garra, archeologa e fotografa nata a Milano,  cresciuta sotto l’Etna e da dieci anni a Lecce. Si tratta di 30 fotografie realizzate tra il Salento, la Sicilia e Venezia  per raccontare la luce e l’ombra, per concedersi il senso dell’attesa. “Dentro me” non vuole insistere né spiegare, ma solo suggerire le forme del sentimento.

 “L’iniziativa nasce dalla forte volontà di sensibilizzare su questo argomento, fornendo informazioni utili sulle forme di tutela giuridica, penale, sull’assistenza sanitaria e sulle modalità con cui si può  abbattere questo  muro di silenzio e vergogna che ancora induce molte vittime vulnerabili a non denunciare e a vivere questo dramma tra le mura dove il male si genera.

L’idea di affiancare, al dibattito con illustri esperti del settore, diversi scatti suggestivi per raccontare il “buono” dei sentimenti, l’aspetto non patologico,  quale diritto sacrosanto di ogni donna, ogni bambino, ogni soggetto debole nasce da una precisa convinzione che tali iniziative possano e debbano riuscire a sedimentarsi tra la gente. Informare e sensibilizzare può servire ad invertire la rotta. E se le persone violente, molto spesso non cambiano, crediamo che possa cambiare l’atteggiamento delle vittime. Ecco perché promuoviamo iniziative di questo tipo”, ha spiegato il presidente del Lions Club Casarano Giuseppe Nuccio.

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