BARI - “Ancora una volta noi consiglieri del Movimento 5 Stelle siamo stati censurati dal presidente del consiglio regionale Mario Loizzo che dovrebbe ricordare che il suo ruolo è di essere garante di tutti i Gruppi e non solo del Partito Democratico. Siamo rappresentanti regolarmente eletti del popolo pugliese e toglierci continuamente la parola significa censurare centinaia di migliaia di cittadini. Ma ormai sappiamo che nel PD di democratico è rimasto soltanto il nome” questo il commento degli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che questa mattina sono tornati a chiedere le dimissioni del consigliere PD Ernesto Abaterusso raggiunto nei giorni scorsi da un provvedimento di condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per truffa continuata in concorso col figlio ai danni dell’Inps.
“Noi non nutriamo alcun dubbio sul fatto che tutto ciò non abbia alcuna importanza per il Partito Democratico e per gli altri vecchi partiti essendo ormai all'ordine del giorno la notizia di un condannato tra le loro fila, nonostante la menzogna che abbiamo sentito dire al Presidente Emiliano ai mezzi di informazione, e cioè che per essere iscritto al PD basta avere la fedina penale pulita o essere persone perbene. Però, ricordiamo al Presidente, che esistono paesi europei in cui ben due ministri si sono dimessi dopo che è stato provato che avessero copiato la loro tesi di laurea e senza andare troppo lontano, in Italia chi è raggiunto da un decreto penale non può aprire una nuova attività commerciale anche se fa ricorso anche se la condanna non è definitiva. Perché in questo paese chi è condannato non può aprire un'attività commerciale ma rimanere nelle Istituzioni a legiferare per tutti gli altri?”.
“Vorrei ricordare a tutti - dichiara il consigliere Bozzetti il cui intervento volto alla richiesta di dimissioni del consigliere Abaterusso è stato censurato dal presidente Loizzo - che il presidente Emiliano qualche tempo fa ha chiesto le dimissioni di un Assessore del PD del Comune di Brindisi perché il padre di questo Assessore era legato alla criminalità organizzata locale, ora mi chiedo: perché oggi non usa lo stesso pugno di ferro con il consigliere Abaterusso che in prima persona è stato condannato per truffa? Auspichiamo - conclude - un minimo di onestà intellettuale da parte dell’ex magistrato Michele Emiliano che pare utilizzi a suo piacimento due pesi e due misure a seconda delle convenienze politiche”.
“Vorrei ricordare a tutti - dichiara il consigliere Bozzetti il cui intervento volto alla richiesta di dimissioni del consigliere Abaterusso è stato censurato dal presidente Loizzo - che il presidente Emiliano qualche tempo fa ha chiesto le dimissioni di un Assessore del PD del Comune di Brindisi perché il padre di questo Assessore era legato alla criminalità organizzata locale, ora mi chiedo: perché oggi non usa lo stesso pugno di ferro con il consigliere Abaterusso che in prima persona è stato condannato per truffa? Auspichiamo - conclude - un minimo di onestà intellettuale da parte dell’ex magistrato Michele Emiliano che pare utilizzi a suo piacimento due pesi e due misure a seconda delle convenienze politiche”.