di Luca Losito - Il Milan travolge come un uragano l'Inter per 3-0 nel derby di Milano. L'equilibrio nel primo tempo è spezzato da un imperioso colpo di testa di Alex al 35'. Nella ripresa entra Icardi, che si procura un rigore ma lo calcia sul palo. Poi i rossoneri dilagano con Bacca e Niang, portandosi a sei lunghezze dal terzo posto che vale la Champions occupato dalla Fiorentina.
Il primo tempo è molto equilibrato. Le due squadre si studiano e concedono poco. Poi, nel finale di tempo, dalla destra, il redivivo Honda spennella al centro per Alex, sganciatosi dai blocchi difensivi per dar forza all'offensiva rossonera, che di testa scrive l'1-0. La prima frazione non regala altre emozioni. La ripresa, al contrario, s'infiamma subito. E al 5', Mancini viene espulso per proteste. Al 64' entra Icardi, e per i rossoneri sono brividi che presto si trasformeranno in piacere sublime: prima Donnarumma dice di no all'argentino con una prodezza, poi dopo pochi minuti guadagna un penalty e lo calcia contro il palo. E' il segnale della resa: al 73', con la spietatezza che solo i grandi bomber posseggono, Bacca raccoglie l'invito di Niang e insacca il gol che chiude il derby. Poi, con l'Inter ormai disunita e allungata, c'è gioia anche per il francesi, che sigla il 3-0. Chiusura perfetta.
In un colpo solo, Mihajlovic riconquista patron Berlusconi, presente sugli spalti. Ma soprattutto si rimette in carreggiata per la corsa al terzo posto. Napoli e Juve hanno un altro passo, ma non si può dire lo stesso di Fiorentina, Roma e della stessa Inter. Tre squadre che hanno diverse difficoltà, come del resto anche i rossoneri. La spunterà la meno peggio. E chissà che non sia il Diavolo.
Il primo tempo è molto equilibrato. Le due squadre si studiano e concedono poco. Poi, nel finale di tempo, dalla destra, il redivivo Honda spennella al centro per Alex, sganciatosi dai blocchi difensivi per dar forza all'offensiva rossonera, che di testa scrive l'1-0. La prima frazione non regala altre emozioni. La ripresa, al contrario, s'infiamma subito. E al 5', Mancini viene espulso per proteste. Al 64' entra Icardi, e per i rossoneri sono brividi che presto si trasformeranno in piacere sublime: prima Donnarumma dice di no all'argentino con una prodezza, poi dopo pochi minuti guadagna un penalty e lo calcia contro il palo. E' il segnale della resa: al 73', con la spietatezza che solo i grandi bomber posseggono, Bacca raccoglie l'invito di Niang e insacca il gol che chiude il derby. Poi, con l'Inter ormai disunita e allungata, c'è gioia anche per il francesi, che sigla il 3-0. Chiusura perfetta.
In un colpo solo, Mihajlovic riconquista patron Berlusconi, presente sugli spalti. Ma soprattutto si rimette in carreggiata per la corsa al terzo posto. Napoli e Juve hanno un altro passo, ma non si può dire lo stesso di Fiorentina, Roma e della stessa Inter. Tre squadre che hanno diverse difficoltà, come del resto anche i rossoneri. La spunterà la meno peggio. E chissà che non sia il Diavolo.