Natuzzi, sit-in dei lavoratori. “Lunedì audizioni per fare chiarezza, chi è interessato ci sarà”

BARI - Si è tenuta questa mattina, davanti alla sede del Consiglio regionale in via Capruzzi, una manifestazione di un gruppo di lavoratori della Natuzzi, in cassa integrazione da oltre un decennio, per denunciare la mancata applicazione degli accordi siglati tra la SPA santermana, il Ministero e la Regione.  Sono 360 i lavoratori che non sono rientrati nei contratti di solidarietà ed il prossimo 16 ottobre 2016, se non ci sarà un cambio di rotta, saranno licenziati.

“Lunedì 15 febbraio si terrà l'audizione in VI commissione alla quale abbiamo convocato i vertici dell'azienda, il presidente Emiliano, l'assessore Capone e le sigle sindacali - fa sapere il consigliere regionale del M5S, Mario Conca - Per il momento vedremo chi, avendo a cuore le sorti dei lavoratori, si presenterà. In quella sede chiederemo come si stanno impiegando i 37 milioni di euro, di cui all'accordo, considerato che le Newco, il rientro delle commesse dalla Romania e la formazione finalizzata al reintegro di questi lavoratori sono rimaste sulla carta”.

“Ci chiediamo se sia normale - prosegue il consigliere gravinese - che con soldi pubblici si debbano finanziare imprese che dopo aver percepito ingenti somme per l'insediamento produttivo, delocalizzano la produzione all'estero e poi sfruttano gli ammortizzatori sociali per i malcapitati lavoratori italiani”.

“La soluzione c'è - conclude Conca -  basterebbe vincolare le somme erogate dagli enti pubblici come contributi a fondo perduto per tutta la vita dell'azienda pena la restituzione, così vediamo se avranno ancora il coraggio di fare i furbi a danno della collettività”.

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