Partito della Nazione: quel ’fantasma’ reale della politica italiana

di Nicola Zuccaro - "Non ho tempo da perdere per chi crea dei fantasmi". In occasione del suo intervento alla scuola di formazione politica del Pd, Matteo Renzi ha rispedito così ai mittenti quella che per il 2016 potrebbe divenire, per la politica italiana, una delle tante novelle rappresentata dalla nascita del Partito della Nazione. E nel rimarcare che il dibattito su questo nascente soggetto politico è assurdo, Renzi va oltre, definendo lo stesso un 'fantasma'. Una definizione che contraddice con gli ultimi sommovimenti che stanno investendo il panorama politico nazionale a partire dalla Puglia.

Nel tacco d'Italia, in quel di Bisceglie, con l'ingresso in blocco dei centristi fedeli al sindaco Francesco Spina nel Partito Democratico, lo stesso soggetto ha subito quella snaturazione che, di fatto, potrebbe non più accreditarlo quale formazione politica funzionante come cerniera del centro-sinistra. Sempre dalla Puglia, ma catapultata dal Veneto, è giunta nei giorni scorsi la notizia di una convergenza dei tosiani, ossia dei fedeli al sindaco di Verona Flavio Tosi, in un'aggregazione moderata che per la contemporanea uscita dei verdiniani (fedeli a Denis Verdini) da Forza Italia potrebbe, a breve-medio termine, qualificarsi come primordiale per la successiva e definitiva nascita del Partito della Nazione.

Dinamiche, quelle precedentemente descritte, che sfuggono agli occhi del segretario nazionale del Partito Democratico e di un presidente del Consiglio dei Ministri sempre più distante oltre che dalla realtà socio-economica anche da quella strettamente politica del Paese, perchè probabilmente infatuato da quel 30% che, secondo gli ultimo sondaggi, indicano il Pd quale primo partito italiano. Sarà il Partito della Nazione a segnare la "Primavera" della politica in Italia? La risposta dopo le Amministrative.